(DIRE) Roma, 24 apr. - Aumentano in Italia le coperture vaccinali. Se dal 2013 al 2016 hanno subito un calo, scendendo ben al di sotto della soglia del 95% raccomandata dall'Organizzazione mondiale della Sanita' per limitare la circolazione di virus e batteri nella collettivita', adesso sono tornate invece a registrare un trend positivo. La copertura nazionale a 24 mesi (relativa ai bambini nati nel 2015) nei confronti della polio, per esempio, si avvicina al 95% (94,54%) guadagnando un +1,21% rispetto al 2016, con 11 regioni che superano il 95%; l'aumento e' ancora piu' marcato nel caso della copertura per la prima dose di vaccino contro il morbillo, che arriva al 91,68%, con un +4,42% rispetto all'anno precedente, una regione che supera il 95% (il Lazio con 95,34%) e altre due che vi si avvicinano (il Piemonte con 94,72% e l'Umbria con 94,53%). È quanto emerge dai dati relativi alle coperture vaccinali al 31 dicembre 2017, presentati a Roma al ministero della Salute.
Salgono inoltre le coperture nei confronti delle vaccinazioni non obbligatorie, come anti-pneumococcica (88,4% nel 2016 contro 90,84% nel 2017) e anti-meningococcica C (80,7% nel 2016 vs 83,06% nel 2017). Il trend generale positivo e' confermato anche dalle coperture vaccinali nazionali a 36 mesi (relative ai bambini nati nell'anno 2014), che mostrano valori piu' alti rispetto a quelle rilevate per la medesima coorte di nascita a 24 mesi l'anno precedente: ad esempio, fa sapere il ministero, la coorte di nascita 2014 ha una copertura vaccinale anti-polio pari a 95,05% a 36 mesi, rispetto al 93,33% rilevato l'anno prima a 24 mesi (+1,72%); l'aumento e' ancora piu' marcato nel caso del morbillo che cresce del 5,12%, passando da 87,26% a 92,38%. Anche le altre vaccinazioni obbligatorie superano il 95%, con l'eccezione, se pur per pochi punti decimali, di anti-epatite B e anti-Haemophilus influenzae tipo b.
L'andamento in crescita e' confermato ancora dalle coperture vaccinali a 48 mesi (relative ai bambini nati nell'anno 2013), rilevate quest'anno per verificare l'impatto della legge sull'obbligo vaccinale in termini di attivita' di recupero dei soggetti inadempienti: l'anti-polio passa da 93,43% (dato a 24 mesi rilevato al 31 dicembre 2015) a 94,73%, e l'anti-morbillo da 85,27% a 90,59%, con un guadagno rispettivamente dell'1,30% e del 5,32%. Riguardo alle vaccinazioni in eta' pre-scolare, generalmente somministrati a 5-6 anni (relative ai bambini nati nell'anno 2010), il ministero della Salute fa sapere che si registra un +2,94% per la quarta dose di anti-polio (85,7% nel 2016 contro 88,68% nel 2017) e un +3,57% per la seconda dose (ciclo completo) di anti-morbillo (82,24% nel 2016 vs 85,80% nel 2017).
Un'ulteriore rilevazione ad hoc ha riguardato poi la coorte di nascita 2009, per le vaccinazioni eseguite entro gli 8 anni, per la quale si registra un recupero significativo: solo per fare un esempio, la copertura nei confronti della polio (quarta dose) guadagna un +4,51% arrivando a 90,21% e quella contro il morbillo (seconda dose) un +4,83% raggiungendo l'87,07%. Per la seconda volta quest'anno, vengono infine pubblicate le coperture per le vaccinazioni effettuate nell'adolescenza. La rilevazione e' stata fatta su due coorti: i sedicenni (coorte 2001) e i diciottenni (coorte 1999). Anche per queste coorti si conferma un miglioramento delle coperture vaccinali: l'anti-difterica (quinta dose) nei sedicenni aumenta di 4,43% (63,64% nel 2016 vs 68,07% del 2017) e l'antimorbillo (seconda dose) guadagna il 4,98% (78,86% nel 2016 contro 83,84%% del 2017); nei diciottenni si osserva un aumento del 3,73% per anti-difterica e +6,05% per anti-morbillo.
LORENZIN: COMPLIMENTI A LAZIO, RECUPERATA GROSSA MOLE BIMBI - "Faccio i complimenti al Lazio perche' doveva recuperare una grossa mole di bambini non vaccinati, ma i dati di questa Regione sono davvero confortanti". A dirlo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. "Se non avesse fatto un gran lavoro di recupero- ha sottolineato quindi Lorenzin- si troverebbe nella stessa situazione della Sicilia, in particolare di Catania".
Ma cosa si puo' fare ancora sui vaccini? "Moltissimo", replica il ministro, secondo cui "la collaborazione con i pediatri e con i medici e' essenziale- ha detto Lorenzin- cosi' come far crescere una generazione maggiormente consapevole, per avere piu' strumenti per capire un mondo che cambia". Ha infine concluso il ministro: "Funzionano meno le campagne di comunicazione tradizionali e di piu' il lavoro sui social, con un linguaggio che permette ai cittadini di comprendere meglio".
RICCIARDI (ISS): LAZIO IN NETTO MIGLIORAMENTO, SI È MOLTO PRODIGATO - "I dati del Lazio sulle vaccinazioni sono in netto miglioramento rispetto ad una situazione che, rispetto allo scorso anno, ci aveva veramente preoccupato, perche' era stata una delle regioni che aveva aumentato il numero di casi, soprattutto di morbillo, piu' di altre. Bisogna quindi ringraziare i servizi vaccinali del Lazio perche' so, per esperienza diretta, che si sono prodigati molto". Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di Sanita', Walter Ricciardi. ZINGARETTI: LAZIO LEADER, AVANTI IN TUTELA DELLA SALUTE - "Il Lazio leader per vaccinazioni. Grazie al ministro Lorenzin e al presidente ISS Ricciardi per le loro parole di incoraggiamento. Andremo avanti a tutela della salute". Lo ha scritto su Twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
D'AMATO: BENE COPERTURA LAZIO, ORA PROSEGUIRE - "Lo spirito della Legge era quello di aumentare la copertura vaccinale e le famiglie del Lazio hanno risposto a pieno. Oggi questa Regione e' al di sopra della media nazionale per le coperture vaccinali obbligatorie superando la cosiddetta soglia di gregge del 95%. Un risultato importante che ci fa ben sperare per la salute soprattutto dei piu' piccoli e che dovra' essere consolidato". Lo afferma in una nota l'assessore alla Sanita' e Integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato.
"Voglio ringraziare il Ministro Beatrice Lorenzin e il presidente dell'Istituto superiore di Sanita', Walter Ricciardi per aver riconosciuto il grande lavoro che e' stato svolto nel Lazio per incrementare i livelli delle coperture vaccinali- continua D'Amato- Un riconoscimento che ci incoraggia e che ci sprona a continuare nel nostro impegno quotidiano. Voglio ringraziare in particolar modo le Asl e i professionisti del Servizio sanitario regionale che ci hanno permesso di raggiungere questi importanti risultati di salute pubblica ed inoltre le Istituzioni scolastiche che in questi mesi di lavoro congiunto hanno evitato disagi alle famiglie. Molto e' stato fatto ma ancora molto resta da fare, il prossimo passo sara' quello di migliorare e rendere piu' accessibile l'Anagrafe Unica Vaccinale".
(Wel/Dire)