(DIRE) Roma, 23 apr. - "Leggo con preoccupazione le anticipazioni in merito al decreto di riparto del Fondo sanitario in quanto, se confermate, ancora una volta saranno i cittadini delle regioni maggiormente in difficolta' a pagare il prezzo piu' alto in termini di offerta sanitaria. Bene dunque la denuncia di Cittadinanzattiva che mette in evidenza come il federalismo attuato sia tutt'altro che equo e solidale". Cosi' Antonio Magi, segretario del SUMAI Assoprof, commenta i criteri di riparto del Fsn che domani saranno oggetto di un confronto tecnico tra Stato e Regioni.
"Cittadinanzattiva - prosegue Magi - fa bene a sottolineare le criticita' del decreto in particolar modo i criteri di riparto secondo i quali al Piemonte, alla Lombardia, al Veneto, all'Emilia Romagna e alla Toscana vengono assegnate circa il 70% delle risorse del Fondo nazionale. Siamo dunque d'accordo nel chiedere che il decreto sia modificato introducendo tra i criteri di riparto il livello di accessibilita' ai servizi, il tasso di rinuncia alle cure, il livello di ricchezza pro capite, il livello di disoccupazione, l'aspettativa di vita ed altri indicatori".
"Poiche' e' evidente - conclude Magi - che se non si modifica il testo del decreto, come suggerito da Cittadinanzattiva, la sproporzione nel riparto determinera' un ulteriore danno ai cittadini di quelle regioni la cui offerta sanitaria gia' oggi e' fortemente deficitaria".
(Wel/ Dire)