(DIRE) Roma, 17 apr. - "Lavorare in ospedale sta diventando pericoloso. L'aggressione avvenuta all'ospedale Sant'Andrea di Roma, e' solo l'ultima di una serie di violenze e minacce che stanno aumentando di numero e gravita' negli ultimi mesi; come sindacato vogliamo esprimere tutta la nostra solidarieta' alla dottoressa aggredita. Svolgere con professionalita' e preparazione il proprio mestiere, almeno per i medici, non sembra bastare piu' e questo clima di fake news, di polemiche sui vaccini e la possibilita' di consultare online i sintomi della propria malattia (senza averne le adeguate competenze) sta portando ad un malessere diffuso da parte degli utenti che rivolgono astio, rabbia e frustrazione nei confronti del personale medico che invece si spende e fatica per assicurare le migliori cure possibili in condizioni, molto spesso, veramente complicate. Noi del CoAS sul nostro sito www.coasmedici.it, abbiamo quindi deciso di lanciare un contatore delle aggressioni per monitorare, per quanto sia possibile, i casi di violenza nelle strutture ospedaliere; allo stesso tempo, abbiamo messo a disposizione di tutti una mail aggressioninospedale@coasmedici.it, simile ad uno sportello d'ascolto, alla quale vi invitiamo scrivere per denunciare o raccontarci casi simili a questo". Cosi' in un comunicato Alessandro Garau, segretario nazionale del sindacato CoAS Medici Dirigenti.
Le segnalazioni verranno solo conteggiate e la tutela della privacy sara' garantita in modo assoluto.
(Wel/Dire)