(DIRE) Roma, 3 ago. - "Un no alla volonta' della Regione Lazio di proporre la somministrazione del vaccino antipneumococcico 10 valente in sostituzione del 13 valente, scelta presa presupponendo una equivalenza assoluta o relativa dei due vaccini, equivalenza che l'Aifa non ha riconosciuto e che pone la popolazione a rischio di una minore copertura sierotipica ed una protezione minimale". Cosi' le associazioni professionali dei pediatri della Fimp e della Cipe e dei medici di famiglia Fimmg, Intesa sindacale e Smi, in una lettera alla Regione Lazio in cui esprimono la contrarieta' alla scelta di autorizzare per la vaccinazione gratuita antipneumococcica pediatrica un vaccino decavalente al posto del 13 valente.
"La scelta della Regione- continuano le associazioni nelle lettera- potrebbe determinare oltre che conseguenze cliniche, infatti un serbatoio pediatrico continuamente alimentato negli anni da una minore copertura avrebbe importanti riflessi anche sull'adulto a rischio per patologia e/o eta', ma anche possibili conseguenze medico-legali. Tutto cio' contro le raccomandazioni espresse nel Calendario per la vita (SItI, Sip, Fimp e Fimmg) del 10 giugno 2015 che recita: '...allo stato attuale delle conoscenze, degli studi scientifici e dei dati di sorveglianza disponibili, si ritiene opportuno continuare a raccomandare l'utilizzo del vaccino a 13 valenze per l'immunizzazione infantile nel nostro Paese', ulteriormente ribadito dall'ultima versione aggiornata del Calendario della vita del 28 settembre 2016. Vaccinare e' anche prevenire le infezioni batteriche resistenti alle terapie antibiotiche che sono oggi una delle minacce piu' serie per la salute in tutte le eta'. Desta incredulita' trovarci a difendere quanto finora garantito".
(Wel/Dire)