(DIRE) Roma, 2 ago. - L'Intersindacale della dirigenza Medica, veterinaria e sanitaria ha inviato oggi al ministro della Salute, Giulia Grillo, una richiesta di incontro: al centro del colloquio il rinnovo del contratto.
"Gentile Ministro, come le e' noto, dopo nove anni di blocco, si sta discutendo all'Aran il CCNL 2016-2018 della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria", si legge nella nota.
"La possibilita' che la trattativa si concluda positivamente e dia al personale e alle aziende sanitarie nuova energia in ogni Regione dipende dal superamento positivo di alcuni punti critici- prosegue la lettera- Li elenchiamo per essere sintetici ma puntuali: 1. Come evidenziato anche dalla Ragioneria Generale dello Stato (nota al Gabinetto MEF n. 40363 del 19 marzo 2018 avente oggetto Atto di Indirizzo integrativo per l'area della dirigenza del Comparto Sanita' dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e delle professioni sanitarie) il finanziamento del CCNL non assicura "il beneficio a regime del 3,48%, previsto per tutto il pubblico impiego a partire dal 2018" che invece "decorrerebbe solo dal 2019, con un riconoscimento per il 2018 del piu' ridotto beneficio di circa il 2%". Questo aspetto, oltremodo penalizzante, se non recuperato o compensato ostacolera' la contrattazione e potra' essere foriero di innumerevoli azioni legali.
2. La Retribuzione Individuale di Anzianita' (RIA) del personale in oggetto, per il 2018, sara' totalmente esclusa dalla massa salariale disponibile per incrementare i fondi del salario accessorio in quanto questi saranno soggetti al limite di spesa dettato dall'art. 23, comma 2 del D.Lgs 25/5/2017 N. 75, che fissa tale limite nell'importo per essi determinato nel 2016.
L'art 23, comma 2 del D.Lgs N. 75/2017, inoltre, impedisce ogni incremento del salario accessorio e della quota del salario di risultato e performance che (invece) la Corte dei conti vorrebbe vedere ampliata. Ma la stessa Corte interviene recentemente sui contratti proprio per sanzionare qualsiasi sfondamento relativo al tetto del 2016, affermando un doppio standard incomprensibile. 3. L'indennita' di esclusivita' di rapporto del personale medico veterinario e sanitario, nonostante una precisa norma contrattuale (CCNL 2010) avesse gia' disapplicato la previgente disposizione contrattuale che ne escludeva il computo nella "massa salariale", ancora una volta non risulta computata nella medesima "massa salariale" sulla quale si applicano gli incrementi contrattuali previsti per il rinnovo in discussione, anche "in forza" di una dichiarazione congiunta - peraltro ormai inconferente - e comunque gerarchicamente inferiore ad un articolo pattuito. Ed a questo proposito resta sospeso il parere del suo Ministero che rispetto alla nota del Comitato di settore n. 51 dell' 8 marzo u.s. non si e' ancora espresso favorevolmente in modo da liberare da vincoli interpretativi negativi un diritto dei dirigenti.
"Per quanto sopra esposto- dice ancora l'Intersindacale- riteniamo decisivo il suo interessamento con la sua azione politica per sbloccare la trattativa all'Aran che procede solo sul piano tecnico, su aspetti che non hanno rilevanza economica. Una trattativa che dopo nove anni necessita' quanto prima della completa disponibilita' delle risorse indispensabili alla stipula di un contratto nazionale fondamentale per l'efficienza della sanita' pubblica del Paese".
"Allo scopo di illustrarle compiutamente le necessita' dal tavolo contrattuale della Dirigenza medica, veterinaria a sanitaria, con la presente le chiediamo infine di consentirci un confronto diretto quanto prima le sara' possibile", conclude la lettera firmata congiuntamente da Carlo Palermo Anaao Assomed, Guido Quici Cimo, Alessandro Vergallo Aaroi-Emac, Andrea Filippi Fp Cgil Medici e dirigenti Ssn, Aldo Grasselli Fvm, Alessandra Di Tullio Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr), Biagio Papotto Cisl medici, Giuseppe Ettore Fesmed, Raffaele Perrone Donnorso Anpo Ascoti Fials medici, Roberto Bonfili Coordinamentonazionale delle aree contrattuali medica, veterinaria e sanitaria Uil Fpl.
(Wel/ Dire)