(DIRE) Roma, 27 set. - "L'emicrania ad alta frequenza non causa solo sofferenza e disabilita', ma puo' incrementare il rischio di trombosi e di ischemie cerebrali e cardiache. Questo e' il risultato di uno studio condotto al San Raffaele di Roma dai Proff. Piero Barbanti, Direttore Centro Cefalee dell'IRCCS San Raffaele Pisana di Roma, Patrizia Ferroni, Ricercatrice IRCCS nonche' Prof. Straordinario Universita' San Raffaele Roma e Fiorella Guadagni, Direttore della Biobanca Biobim nonche' Prof. Straordinario Universita' San Raffaele Roma, in pubblicazione sul numero di ottobre di Neurology (organo ufficiale dell'Accademia Americana di Neurologia)". Cosi' viene presentato lo studio in un comunicato del San Raffaele di Roma.
"Gli studiosi del centro ricerche romano hanno condotto un'indagine su una popolazione selezionata di 550 soggetti affetti dalla patologia, confrontati con 110 soggetti sani di controlli. È emerso che nelle donne in eta' premenopausale (<45 anni) con almeno 25 giorni al mese di emicrania, c'e' un aumentato rischio di sviluppare trombosi (e quindi ischemie). I ricercatori ipotizzano che questa aumentata coagulabilita' sia dovuta non necessariamente ad una predisposizione genetica quanto piuttosto ad una disfunzione ed infiammazione del rivestimento dei vasi (endotelio) conseguente al susseguirsi dei numerosi episodi.
"Lo studio- precisa il Prof. Barbanti- evidenzia la necessita' di trattare in senso preventivo i soggetti che ne siano affetti. I nuovi trattamenti preventivi con anticorpi monoclonali aprono orizzonti favorevoli per i nostri pazienti in questo senso".
"Abbiamo utilizzato- spiega la Prof. Ferron- un metodo innovativo e pratico per lo studio del rischio trombotico che e' stato reso possibile grazie all'esistenza di una sezione della BioBIM dedicata in modo specifico all'emicraina, diretta dalla Prof. Fiorella Guadagni".
"Ridurre il rischio trombotico derivante da emicrania e' dunque possibile- conclude il comunicato- per mezzo di trattamenti preventivi specifici che rappresentano nuove opportunita' che sono oggi in fase di sviluppo".
(Wel/ Dire)