Roma, 27 set. - "Servono aggiornamenti costanti per il personale sanitario su malattie scomparse in Italia, i viaggi internazionali mettono a rischio il Paese, dobbiamo sempre essere preparati. È bene rinfrescare la memoria dei colleghi e l'Ordine ha anche questo compito". Lo dichiara, in una intervista a Sanita' informazione, Ernesto Cappellano, Coordinatore Commissione Prevenzione OMCeO Roma che fa il punto della situazione sull'allarme Chikungunya, malattia virale trasmessa da zanzare infette che ha colpito prevalentemente il Lazio. Infatti continua a salire il numero di contagi e la Regione ha comunicato che, ad oggi, al Seresmi (Servizio Regionale di Sorveglianza Malattie Infettive) sono pervenute un totale di 102 infezioni da zanzare infette. Ecco un altro estratto dell'articolo riportato sul sito: "È chiaro che l'Ordine di Roma non poteva rimanere indifferente a questa problematica che ha grande rilevanza sanitaria e sociale - prosegue Cappellano-. Nel Lazio, in particolare a Roma ed Anzio, si sono verificati, da questa estate, alcuni casi di questa malattia trasmessa attraverso la puntura di zanzare del genere Aedes (la zanzara tigre). I sintomi sono: febbre, forti dolori articolari, in qualche caso rash cutaneo. La malattia e' tipica dei climi caldi, ma da alcuni anni cominciano a verificarsi casi anche in Italia. In genere ha una buona risoluzione e non lascia eccessivi strascichi. Per motivi di profilassi, in questo momento, sono state escluse alcune persone, quindi sono diminuite le donazioni di sangue, in particolare nelle zone della Asl Roma 2 e di Anzio e questo potrebbe avere ripercussioni per le scorte ematiche della nostra Regione. Per evitare questo e potenziare le scorte di sangue per i cittadini della Regione Lazio, sono intervenute altre Regioni".
Per fare il punto sull'emergenza e tenere aggiornati i professionisti sanitari "abbiamo ritenuto importante - spiega Cappellano - come Ordine di Roma, organizzare un convegno che si terra' il 7 ottobre presso l'aula Teatro dell'Ospedale Santo Spirito per sensibilizzare tutti i colleghi romani e far conoscere la vera situazione epidemiologica. Abbiamo invitato a parlare i maggiori esperti nazionali, tra cui il Prof. Rezza dell'Istituto Superiore della Sanita' ed il Prof. Ippolito, Direttore Scientifico dello Spallanzani. Invito tutti i medici romani ad intervenire dal momento che questa malattia non e' molto conosciuta nel nostro territorio".
(Ernesto Cappellano, Coordinatore Commissione Prevenzione OMCeO Roma)
(Wel/ Dire)