(DIRE) Roma, 4 set. - "Siamo ancora in piena epidemia, abbiamo piu' di 4.300 casi di morbillo notificati. Non e' finita. Credo che alla fine - al di la' di questa prima partenza che e' un fatto totalmente nuovo, che vede coinvolte le scuole e le istituzioni, come non si vedeva da venti anni- quando la norma sara' pienamente a regime, avremo delle grandi soddisfazioni di salute pubblica". Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in una intervista a SkyTg24.
"Il nostro obiettivo- ha aggiunto- e' quello di mettere in sicurezza i bambini. Sulla materna e sull'asilo nido, abbiamo un problema: abbiamo l'epidemia di morbillo che sta continuando.
Negli asili ci sono bambini di eta' diverse, quindi stanno insieme bambini che non sono ancora vaccinabili per il calendario vaccinale, insieme a bambini vaccinabili e questo costituisce una massa critica che dal punto di vista epidemiologico puo' mettere a rischio i bambini che non possono essere vaccinati, semplicemente perche' sono piccoli e non perche' c'e' stato un ritardo nella prenotazione. Questo lo ricordo come un invito alla responsabilita', perche' laddove delle amministrazioni non adempiono a tutti quelli che sono i loro doveri, poi pagano innanzitutto rispetto ai genitori che dovessero avere problemi di salute" per i loro figli.
Lorenzin ha poi concluso: "Con tutte queste variabili che abbiamo previsto, anche con i vari assessori regionali, noi siamo sicuri che la Asl avra' ricevuto la nota da parte del genitore, sulla richiesta di prenotazione e poi sara' nostra cura attraverso il rapporto con le scuole di riuscire a verificare che tutto cio' avvenga entro il 10 marzo, essendo questo un anno transitorio. E' invece molto rischioso, lo dico invitando ad un atto di responsabilita' sanitaria, dare delle deroghe o delle proroghe perche' noi lasciamo aperta un'area di rischio che poi colpisce i piu' piccoli e questo e' il motivo che ha spinto me, il mio collega francesce e il mio collega tedesco, a prendere provvedimenti seri e duri in questi ultimi mesi sui vaccini".
(Wel/ Dire)