(DIRE) Roma, 27 ott. - L'aumento dell'aspettativa di vita in Italia "e' un dato positivo. Il fatto negativo e' l'estrema eterogeneita', perche' c'e' un'enorme differenza tra Nord e Sud. Un altro problema e' legato alla qualita' della vita. Si vive di piu', ma non si vive meglio". Lo ha detto Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore di Sanita', a Radio Cusano Campus.
"Gli anni che si allungano- ha spiegato- spesso non sono vissuti in condizioni di buona salute. Rispetto ad altri Paesi, come quelli del Nord Europa, da noi l'aumento dell'aspettativa di vita non corrisponde all'aumento della qualita' della vita. Il problema principale e' rappresentato dalle cosiddette malattie croniche, che possono essere curate ma da cui non si guarisce.
L'86% delle malattie croniche degli italiani sono dovute a pochi fattori: cattiva e/o eccessiva alimentazione, scarsa attivita' fisica, consumo di tabacco e/o di alcol. Se uno facesse attenzione a queste cose sarebbe gia' un ottimo modo per prevenire queste malattie".
(Wel/Dire)