(DIRE) Roma, 27 ott. - La Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale si unisce all'appello delle Regioni affinche' Governo e Parlamento mettano le risorse necessarie per i rinnovi contrattuali. "Condividiamo le preoccupazioni manifestate del Comitato di settore Regioni-Sanita' sull'incertezza del finanziamento- sottolinea il segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti- Senza investimenti economici, in particolare sulle risorse umane, non e' possibile realizzare un'evoluzione della medicina del territorio - sottolinea Scotti - Confidiamo che la situazione venga sbloccata al piu' presto, certi anche del supporto che verra' dal Ministero. Chiediamo un incontro urgente a Governo e Regioni per fare il punto sulla situazione - prosegue Scotti -. In questi mesi e' ripresa la trattativa per il nuovo Atto di indirizzo ed entro fine mese va trovato un accordo per velocizzare l'accesso dei giovani medici alla Convenzione. Senza ricambio generazionale e senza risorse per le borse di studio in Medicina Generale, per il necessario adeguamento economico atteso dal 2010, per il personale che va inserito al fianco dei medici di famiglia, per una gestione proattiva della prevenzione e della cronicita' siamo al de profundis del Servizio Sanitario Nazionale".
Il segretario della Fimmg sottolinea che dopo l'allarme lanciato dalle Regioni la Fimmg ha gia' convocato la Segreteria Nazionale "per decidere le azioni da intraprendere, considerando che abbiamo avuto gia' mandato del nostro Consiglio Nazionale a mettere in atto tutte le azioni necessarie per portare a casa l'Acn. Non si puo' pensare che in presenza di una ripresa del paese non si investa sulla sanita' - conclude Scotti - Appare inaccettabile che meccanismi di rapporto tra PIL e FSN siano considerati precostituiti per i prossimi anni, di fatto non allineando lo sviluppo del nostro SSN alle migliori condizioni del paese, a meno che qualcuno non stia pensando alla fine del nostro modello equo, solidale e universale. Se cosi' fosse sara' bene che in un momento in cui l'Italia si prepara a decidere chi la governera' sia chiaro ai cittadini cosa gli si vuole offrire come futuro della sanita'. In assenza di risposte noi ci adopereremo per farlo capire chiaramente ai nostri pazienti".
(Wel/ Dire)