(DIRE) Roma, 25 ott. - "I sistemi sanitari in Europa e in Italia si trovano ad affrontare la sfida piu' grande: garantire sostenibilita' a un sistema sempre piu' esigente e, nel mentre, favorire l'accesso all'innovazione frutto di una ricerca mai cosi' florida e continua nelle sue evoluzioni registrate negli ultimi anni. Concentrarsi sul 'valore' permette di avvicinare i servizi sanitari alle esigenze del singolo cittadino/paziente e delle popolazioni caratterizzate da uno specifico problema di salute ma, soprattutto, di trasformare dalla fondamenta il sistema, favorendo una migliore allocazione delle risorse, aderente al bisogno di salute e orientata al miglior rapporto tra risultati dell'assistenza erogata e investimenti destinati al funzionamento del Ssn". Cosi' il presidente dell'Istituto superiore di Sanita', Walter Ricciardi, intervenendo a Roma ad un incontro della community 'Value based health care'.
"In questo scenario di forte cambiamento- ha proseguito Ricciardi- e' auspicabile che governo centrale e istituzioni regionali possano trovare, nel binomio innovazione-valore, nuovi stimoli di confronto e lavoro comune. Uno sforzo congiunto che ponga la qualita' dei servizi, la centralita' del cittadino/paziente e la sostenibilita' finanziaria del Servizio sanitario nazionale al centro delle future azioni volte a razionalizzare e reinventare l'approccio di programmazione e gestione fino ad oggi adottato e che dovra' essere fondato sul ripensamento dei sistemi di erogazione, sull'adozione sempre piu' diffusa di reti cliniche di patologia e su percorsi integrati di cura".
Quello della community 'Value based health care' di oggi, intanto, e' stato un incontro tra istituzioni, leader del settore, payer e provider per coinvolgere tutti gli attori del sistema sanitario nella 'Value based health care' (Vbhc), la strategia globale che mira a costruire una 'Sanita' basata sul Valore'. L'obiettivo e' quello di migliorare gli esiti di salute dei pazienti ottimizzando il consumo di risorse. "L'allungamento dell'aspettativa di vita ha portato ad una maggiore insorgenza di malattie croniche- hanno fatto sapere gli esperti- portando il sistema a fronteggiare due grandi sfide: da un lato quella di prevenire l'incidenza di patologie, dall'altro quella di garantire la presa in carico e l'accesso a terapie e a percorsi terapeutici a tutti i indistintamente".
Nasce da qui il bisogno di un modello organizzativo basato sulla centralita' del paziente, in grado di valutare tutto il percorso terapeutico, a partire dalla presa in carico, e che sia, allo stesso tempo, sostenibile. Un modello che metta insieme costo, beneficio e qualita'. "Per ottenere tutto questo il sistema si sta indirizzando verso modelli di finanziamento non piu' basati sui volumi di prestazioni- hanno proseguito- bensi' sui benefici per i pazienti. La necessita' di pagare solo cio' che ha valore richiede una trasformazione radicale verso il finanziamento per patologia, in primis per le patologie croniche che assorbono circa l'86% della spesa sanitaria totale".
In questo contesto, e' necessario secondo gli esperti un dialogo condiviso tra le istituzioni e i payer per confrontarsi e condividere rischi e percorsi di cura. "Per guidare il cambiamento della Vbhc- ha concluso infine la community 'Value based health care'- occorre stabilire programmi innovativi di partnership che abbiano come scopo da un lato la riduzione delle inefficienze dei servizi sanitari e dall'altro la creazione e dimostrazione del valore delle terapie e dei percorsi di cura".
(Cds/ Dire)