(DIRE) Roma, 24 ott. - Proteggere il paziente fragile, ma anche l'operatore sanitario e i suoi familiari per ridurre il rischio di trasmissione ospedaliera del virus, prevenendo le conseguenze piu' o meno gravi che dall'infezione possono derivare. Sono gli obiettivi della campagna promossa dalla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma e dalla Facolta' di Medicina dell'Universita' Cattolica, che anche quest'anno scendono in campo per potenziare un percorso aziendale facilitato per la vaccinazione antinfluenzale tra i dipendenti. L'iniziativa e' stata presentata oggi nella Capitale, nel corso del workshop dal titolo 'La vaccinazione antinfluenzale. Campagna vaccinale 2017/18: verso un ospedale senza influenza', che si e' svolto questa mattina nell'Aula Brasca.
"Gli operatori sanitari- ha detto la professoressa Patrizia Laurenti, docente di Igiene all'Universita' Cattolica del Policlinico Gemelli- sono considerati ad elevato rischio di contrarre il virus per il loro quotidiano contatto con pazienti ricoverati e, soprattutto se non vaccinati, possono divenire potenziali vettori dell'infezione trasmettendo a loro volta il virus ad altri pazienti, in cui vi e' il rischio che si sviluppino sindromi influenzali gravi, potenzialmente letali, oltre che ad altri operatori sanitari e ai propri familiari". L'influenza rappresenta infatti un "serio problema" di sanita' pubblica per il numero di casi che si verificano in ogni stagione, piu' o meno elevato a seconda della trasmissibilita' del virus influenzale circolante.
"Un tema importante riguarda le copertura vaccinale tra gli operatori sanitari- hanno fatto sapere gli esperti durante il workshop- che e' in Italia piuttosto bassa, analogamente ad altri Paesi europei, dove il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l'Ecdc, (nel 2016 riporta una copertura vaccinale media pari al 24% (range 5-54,9%) e a differenza degli Stati Uniti, dove in alcuni casi si supera il 75% (Center for Diesease Control and Prevention, Cdc, 2015).
La vaccinazione antinfluenzale rappresenta dunque una misura di prevenzione di comprovata efficacia, efficienza e sicurezza, nonche' uno strumento fortemente raccomandato nella popolazione ultrasessantacinquenne e in categorie a rischio e/o di particolare valenza sociale, tra cui i medici e tutto il personale di assistenza sanitaria.
"Al Gemelli- ha aggiunto la professoressa Laurenti- oltre all'attivita' di medicina preventiva, che da sempre assicura un ambulatorio ad hoc per tutti coloro che intendono vaccinarsi, sara' possibile per il personale sanitario del Gemelli vaccinarsi 'on site'. I medici vaccinatori si recheranno, in giorni e fasce orarie concordati con il direttore delle unita' operative e il coordinatore Sitra, direttamente nelle unita' operative in cui gli operatori sanitari che intendono aderire alla campagna vaccinale prestano il loro servizio, con l'obiettivo di coprire il maggior numero di reparti possibile".
Considerando i dati dell'ultimo triennio, nonche' il rinnovato impegno della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli per combattere l'influenza, intanto, si puo' "essere ottimisti per il progressivo e costante aumento dell'aderenza alla vaccinazione antinfluenzale: sono infatti quintuplicati i vaccinati e questo costante impegno portera' il Gemelli a contenere sempre di piu' la circolazione influenzale all'interno dell'ospedale", hanno concluso dal workshop.
(Wel/ Dire)