(DIRE) Roma, 17 ott. - La definizione di un organigramma, perche' "non devono esserci aree scoperte" e perche' senza non e' possibile interloquire. Sara' questo il primo intervento della direzione dell'Umberto I di Roma. A spiegarlo il commissario straordinario del Policlinico romano Joseph Polimeni, insediatosi lo scorso 11 settembre, intervenuto al Convegno 'Quality and Safety Day', sulla sicurezza del paziente.
Intervistato dall'agenzia Dire, ha spiegato: "L'organigramma e' fondamentale. Insieme al funzionigramma, la descrizione dei punti di governo presenti in una azienda". Che, secondo Polimeni, "deve avere chiaro quali sono gli elementi fondamentali di comando e di governo. Non ci possono essere aree scoperte o che sono terra di nessuno. Ogni area deve essere ricondotta a un Dipartimento, a una Unita' operativa. Dobbiamo, insieme a questi, valorizzare le professionalita', dove ci siano particolari competenze, attraverso incarichi professionali. Quindi c'e' bisogno di una grande rilettura dell'organizzazione, cercando di valorizzare le professionalita', cercando di inquadrare punti di governo in ambiti specifici di gestione".
Nel suo intervento di apertura del convegno, il commissario aveva sottolineato il fatto che bisogna "organizzare una azienda in cui ci sia una cultura del rischio, del rischio clinico e non solo, in cui la sicurezza delle cure sia un elemento centrale. Ma dobbiamo anche mettere su quei sistemi che permettono all'organizzazione di crescere. In qualche modo possiamo minimizzare i rischi, ma non annullarli. Ma sarebbe grave non imparare dai propri errori". L'Umberto I "e' una azienda complessa" e il primo atto che andra' fatto, ha ribadito, "e' una definizione chiara di un organigramma. Questa e' la conditio sine qua non: non possiamo confrontarci se non sappiamo quali sono le nostre strutture organizzative, dai Dipartimenti alle Unita' operative semplici, le aree di coordinamento".
PIÙ RICAVI PER PIANO EFFICIENTAMENTO - Un'azienda che sia piu' attrattiva per aumentare i ricavi. Questo deve essere l'obiettivo del Policlinico Umberto I di Roma secondo il nuovo commissario straordinario Joseph Polimeni.
"Piu che piano di rientro parlerei di piano di efficientamento delle aziende- ha detto Polimeni- La Regione Lazio ha 6 aziende andate in piano di efficientamento, l'Umberto I e' una di queste. Per quanto riguarda i piani di efficientamento, dobbiamo agire sul conto economico, che deve prevedere una azione sia sul lato dei ricavi, sia sul lato dei costi". Per Polimeni "l'Umberto I oltre che lavorare sui costi, e sicuramente lo si puo' fare perche' qualche spreco c'e' ancora e si puo' limare ulteriormente, il suo grande obiettivo credo sia lavorare sull'incremento dei ricavi, del fatturato. Lo si fa cercando di essere piu' attrattivi possibile, cercando di dare risposte di qualita' ai cittadini". Importante, spiega Polimeni, "l'innovazione tecnologica. Questa azienda non ha per esempio la chirurgica robotica, non ha una Pet, la tomografia a emissione di positroni. È chiaro che perdiamo potenziali pazienti. Dobbiamo aumentare l'attivita'. Quindi, una delle sfide per il piano di efficientamento aziendale e' incrementare l'attivita' calibrandola su aspetti di alta specializzazione che e' un po' la mission di questa azienda".
LUNGO CRONOPROGRAMMA LAVORI - Un cronoprogramma dei lavori "molto lungo", un intervento "non esaustivo", il tutto "mantenendo le attivita' assistenziali". Il commissario dell'Umberto I, Joseph Polimeni, fa cosi' il punto della situazione con l'agenzia Dire a proposito della ristrutturazione del Policlinico romano.
"L'elemento della componente strutturale e' un elemento importante che deve essere visto nella sua complessita'- ha detto Polimeni- Negli ultimi anni ci sono stati interventi a tampone, che vanno bene per gestire le urgenze, ma quello che manca e' una visione complessiva di percorso di ristrutturazione. Per poter dare gambe a questo importante percorso di ristrutturazione, che il mio predecessore ha messo in campo, c'e' bisogno di finanziamenti che sono stati stanziati, ma che ancora non sono contabilmente presenti nella disponibilita dell'azienda. Quello e' un prerequisito per andare avanti, pur sapendo che l'intervento di ristrutturazione, per il quale sulla carta sono stati stanziati piu di 230 milioni, sono finanziamenti che coprono 17-18 padiglioni su 58".
I lavori "andranno fatti garantendo la continuita' assistenziale. Questo e' un altro limite, ristrutturare l'ospedale avendolo libero e' un conto, farlo mantenendo una continuita' assistenziale e' un altro conto. Ho aperto diversi ospedali, ne conosco in Italia e all'estero. Poter agire su una struttura vuota da delle garanzie migliori". Polimeni ha parlato di un intervento programmato "importante, che dovremo portare a termine. Ma non sara' esaustivo. Il cronoprogramma sara' molto lungo, fare lavori mantenendo l'attivita' assistenziale e' veramente una grande sfida".
(Gas/ Dire)