(DIRE) Roma, 6 ott. - "Abbiamo un Sistema sanitario nazionale (Ssn) nel quale crediamo molto. Ha grandi caratteristiche di eguaglianza e universalita', ma e' un servizio sanitario in difficolta'. La possibilita' di una sanita' integrativa, di poter usufruire di un percorso differenziato, potrebbe essere di supporto". Lo dice Roberta Chersevani presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici Chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), al convegno organizzato dall'Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri in Campidoglio.
"La mia preoccupazione e' per l'assistito- afferma la presidente Fnomceo- se si deve avere una sanita' integrativa che qualcuno possa pagare, la paghi chi effettivamente ha la disponibilita' economica. L'importante e' che la qualita' non sia diversa ma massima per qualsiasi prestazione sanitaria si scelga, sia essa integrata o del nostro servizio sanitario".
Un punto di debolezza in questo momento di difficolta', secondo Chersevani, riguarda il personale: "Ci sono pochissime assunzioni, addirittura ci sono situazioni dove il blocco e' veramente notevole da anni. Se valutiamo l'eta' media dei medici negli ospedali viaggiamo sui 55 anni, ovvero una classe medica abbastanza in la' con gli anni. Mancano i giovani. Lo stesso problema si puo' porre per le altre professioni sanitarie- afferma il presidente Fnomceo- ma se devo produrre servizi devo avere chi e' in condizione di farlo".
Da parte della Fnomceo "c'e' un impegno costante all'appropriatezza, per non sprecare ma dare al paziente quello che effettivamente gli serve. Nella riorganizzazione delle nostre attivita'- aggiunge Chervesani- bisogna recuperare con il paziente il dialogo, la comprensione e l'informazione".
Il presidente Fnomceo ha concluso il suo intervento in Campidoglio sottolineando l'importanza del convegno promosso dall'Omceo Roma: "Ha fatto emergere delle criticita' mai documentate scientificamente".
(Rac/ Dire)