(DIRE) Roma, 28 nov. - "Vorremmo dire basta all'elogio delle superfetazioni cui stiamo assistendo in questo ultimo scorcio di anno, propaganda e illusioni comprese. A tal proposito ci viene da chiedere che ruolo avrebbe la spesa di 36 mila euro per allestire un murales evocativo in via Giacomo Folchi, ovvero lungo le mura che costeggiano l'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani se poi, a quella spesa, si dovra' aggiungere la manutenzione ordinaria e straordinaria di un'area squisitamente pubblica e difficile da sorvegliare. Questa opera muraria sarebbe necessaria, come scrivono nella determinazione dirigenziale, alla commemorazione della Giornata internazionale contro l'Aids, fissata in concomitanza con gli 80 anni dell'Istituto. Piuttosto noi vorremmo proporre un progetto molto piu' economico e all'avanguardia anche con le tipologie di commemorazione che avvengono in altre capitali europee. Le installazioni di luce che catturano lo sguardo e danno comunque lustro alla citta' potrebbero essere una valida alternativa, peraltro priva di manutenzione, ma comunque una grande novita' attrattiva cui si potrebbe coinvolgere il Comune di Roma, il Municipio, la Regione e il ministero della Salute: un faro sull'Aids e sull'importanza del percorso fatto dalla ricerca per sconfiggerlo. La nostra sanita' non ha bisogno di opere architettoniche perche' le grandi opere le fanno gia' le nostre eccellenze: ricercatori, medici e tecnici che quotidianamente aiutano le migliaia di pazienti nella cura della salute e nei percorsi di guarigione. Ecco elogiamo le nostre professionalita' e rispettiamone il lavoro. Cosi' miglioreremo l'assistenza.
Mettiamo fine a propaganda elettorale e vetrine inutili". Cosi' in un comunicato la Segreteria provinciale Fials di Roma che contesta il documento 168 dell'8 novembre scorso con il quale il servizio tecnico dell'Inmi affida a un'artista romana di progettare un murales, presentando appositi bozzetti e disegni per realizzarla.
(Wel/Dire)