(DIRE) Roma, 14 nov. - Una malattia spesso subdola, molto conosciuta nel nome ma poco nella vita reale, e per questo a volte curata male o in ritardo. Eppure di diabete ne soffrono oltre 400 milioni di persone adulte nel mondo e le stime per il futuro non sono incoraggianti: entro il 2040 ci saranno quasi 650 milioni di malati. Ma che cos'e' esattamente il diabete? Quante persone ne soffrono nel mondo e in Italia? E cosa bisogna fare per prevenirlo e curarlo? Oggi, in occasione della Giornata mondiale della malattia, istituita nel 1991 dall'International Diabetes Federation e dall'Organizzazione mondiale della Sanita', l'agenzia Dire ha preparato un focus su questa malattia.
COS'È IL DIABETE? - Il diabete e' una malattia cronica, in parte evitabile, maggiormente frequente nelle classi socialmente svantaggiate, a larghissima diffusione in tutto il mondo e destinata ad aumentare nel prossimo futuro con il progressivo invecchiamento della popolazione e la sempre maggiore occorrenza delle condizioni di rischio che ne precedono l'insorgenza. Si distinguono un diabete di tipo 1 (DMT1, anche detto giovanile, 10% dei casi) un diabete di tipo 2 (DMT2, dell'adulto, 90% dei casi). Sono due patologie distinte, in quanto si caratterizzano per differenti causa, eta' di insorgenza, sintomatologia di esordio, terapia e possibilita' di prevenzione. Il DMT2 e' in parte prevenibile modificando gli stili di vita dei soggetti a rischio, il DMT1 puo' essere difficilmente prevenuto.
I NUMERI DEL DIABETE NEL MONDO - Sono oltre 400 milioni le persone adulte che soffrono nel mondo di diabete e le stime per il futuro non sono incoraggianti: entro il 2040 ci saranno quasi 650 milioni di malati. DIABETE 1: Nei Paesi avanzati si e' riscontrata una crescente incidenza del diabete di tipo 1. Nei paesi in via di sviluppo, invece, l'aumento dei casi diagnosticati e' da mettere in relazione anche con la migliore capacita' di diagnosi e di intervento. Secondo le stime della Idf-International Diabetes Federation nel mondo al 2010 480mila bambini e ragazzi fra gli 0 e i 14 anni avevano il diabete di tipo 1. Di questi 110 mila in Europa. DIABETE 2: Per quanto impressionanti, questi tassi di sviluppo sono inferiori a quelli stimati e registrati in altri Paesi sia occidentali (come gli Usa, dove si calcola che oggi il 10% della popolazione fra i 20 e i 79 anni abbia il diabete di tipo 2) sia orientali (in Asia la percentuale, trascurabile nel 2000, e' passata al 7,6% della popolazione, stima del 2010, e salira' a 9,1% nel 2030. Questo significa 285 milioni di persone con diabete di tipo 2 nel mondo nel 2010 e 438 milioni nel 2030, con una progressione stimabile in 21mila nuovi casi ogni giorno.
I NUMERI DEL DIABETE IN ITALIA - Nel nostro Paese le persone che dichiarano di avere il diabete sono 3,27 milioni, il 5,4% della popolazione (secondo l'Istat), ma stime effettuate su dati amministrativi dall'Osservatorio Arno diabete indicano che il dato e' molto superiore, pari al 6,2%, mentre studi hanno evidenziato che, in realta', per ogni tre persone con diabete ne esiste una che non sa di averlo. Se la crescita della prevalenza della malattia continuera' ai ritmi attuali, quindi, entro 20 anni potrebbero esserci in Italia oltre 6 milioni di persone con diabete. DIABETE 1: Il diabete di tipo 1 puo' essere considerato la piu' frequente della patologie rare. Ogni anno si rilevano 84 casi ogni milione di persone in Italia (poco meno di 5mila casi). Alcune regioni italiane, in primo luogo la Sardegna, hanno tassi di incidenza superiori alla media europea. Si stima che in Italia circa 250mila persona abbiano il diabete di tipo 1. Il numero di persone con diabete di tipo 1 cresce soprattutto perche' ormai e' possibile garantire a chi segue le cure una attesa di vita sovrapponibile a quella della popolazione generale. Cresce pero' anche l'incidenza cioe' il rischio di sviluppare il diabete di tipo 1. DIABETE 2: Si calcola che in Italia oggi 3 milioni di persone abbiano il diabete di tipo 2 e siano diagnosticate e seguite: si tratta del 4,9% della popolazione; 1 milione di persone abbiano il diabete di tipo 2 ma non siano state diagnosticate: e' l'1,6% della popolazione; 2,6 milioni di persone abbiano difficolta' a mantenere le glicemie nella norma, una condizione che nella maggior parte dei casi prelude allo sviluppo del diabete di tipo 2. Parliamo del 4,3% della popolazione. In pratica oggi il 9,2% della popolazione italiana ha difficolta' a mantenere sotto controllo la glicemia. Nel 2030 si prevede che le persone diagnosticate con diabete saranno 5 milioni.
I NUMERI DEL DIABETE NEI CENTRI URBANI ITALIANI - Il diabete, intanto, sembra avanzare come uno 'tsunami' soprattutto nei centri urbani. Il fenomeno e' particolarmente preoccupante nelle citta', tanto che tra gli addetti ai lavori si sta facendo strada il concetto di 'diabete urbano' o 'urban diabetes' che, come fanno sapere gli esperti, non e' una nuova forma di diabete ma si riferisce al drastico aumento della prevalenza del diabete tipo 2 che si osserva nelle citta' a causa dell'urbanizzazione. Vivere in un'area urbana, infatti, si accompagna a cambiamenti sostanziali degli stili di vita: cambiano le abitudini alimentari e il modo di vivere, i lavori diventano sempre piu' sedentari, l'attivita' fisica diminuisce. Ma quante sono le persone che soffrono di diabete nei centri urbani italiani? Ecco i numeri, citta' per citta', elaborati dall'Health City Institute su dati Istat (alla data 1/1/2017): - ROMA: numero abitanti 4.340.474, numero di persone con diabete 286.500; - MILANO: numero di abitanti 3.208.509, numero di persone con diabete 144.382; - NAPOLI: numero di abitanti 3.113.898, numero di persone con diabete 208.631; - TORINO: numero di abitanti 2.282.197, numero di persone con diabete 120.965; - PALERMO: numero di abitanti 1.271.406, numero di persone con diabete 73.471; - BARI: numero di abitanti 1.263.820, numero di persone con diabete 75.829; - CATANIA: numero di abitanti 1.115.535, numero di persone con diabete 64.701; - FIRENZE: numero di abitanti 1.013.348, numero di persone con diabete 46.614; - BOLOGNA: numero di abitanti 1.005.831, numero di persone con diabete 55.320; - VENEZIA: numero di abitanti 855.696, numero di persone con diabete 35.939; - GENOVA: numero di abitanti 854.099, numero di persone con diabete 37.580; - MESSINA: numero di abitanti 640.675, numero di persone con diabete 37.159; - REGGIO CALABRIA: numero di abitanti 555.836, numero di persone con diabete 45.578; - CAGLIARI: numero di abitanti 431.657, numero di persone con diabete 20.719.
GRAVIDANZA, UN BIMBO SU 7 NASCE DA MAMMA DIABETICA - La Giornata mondiale del diabete, come indicato dall'International Diabetes Federation e' dedicata quest'anno alle donne (il titolo e' infatti 'Le donne e il diabete: il nostro diritto ad un futuro piu' sano'), per le quali questa malattia puo' significare anche difficolta' a concepire un figlio o rischio della propria salute o del bambino, quando sono in dolce attesa. Inoltre il diabete e' un fattore di rischio cardiovascolare due volte piu' forte nelle donne, mentre le diabetiche hanno un tasso di sopravvivenza inferiore rispetto ai maschi, anche perche' vengono trattate meno aggressivamente. Ma non solo: una gravidanza su 10 in Italia e' insidiata dal diabete gestazionale, che puo' aumentare il rischio di un aborto spontaneo o di far nascere un bambino di peso eccessivo. Parlando di scenari, poi, si stima che nel 2040 la quota di donne diabetiche dai 200 milioni di oggi raggiungera' i 300 milioni. Un bambino su 7 nasce quindi da una madre cui e' stato diagnosticato il diabete gestazionale. Inoltre, le donne che soffrono di diabete sono circa 199 milioni nel mondo e 2 donne su 5 di quelle con diabete sono in eta' riproduttiva e pertanto intraprendono una gravidanza da diabetiche. La maggior parte delle donne che ha presentato un diabete gestazionale alla fine della gravidanza ritorna alla normalita', ma circa il 35% continua a presentare un elevato rischio di sviluppare un diabete di tipo 2 entro 5/10 anni; questa probabilita' si riduce con un attento monitoraggio (la donna deve effettuare un test da carico dopo 6 settimane dal parto ed eventualmente ripeterlo nel tempo), con una corretta alimentazione e con l'attivita' fisica e se la mamma allatta il suo bambino.
COME PREVENIRE E CURARE IL DIABETE - L'approccio alla malattia diabetica, indica il ministero della Salute, si basa su tre elementi fondamentali: dieta, esercizio fisico e trattamento farmacologico (insulina o ipoglicemizzanti orali) con diversa priorita' a seconda del tipo di diabete. L'approccio nutrizionale rappresenta il trattamento di base anche in considerazione del fatto che circa un terzo dei pazienti diabetici puo' essere compensato con la dieta e che, nei pazienti in trattamento farmacologico, cio' consente il mantenimento al minimo della terapia. Un efficace controllo del diabete, in qualunque stadio e di qualsiasi tipo, e' dunque possibile con il controllo ottimale della dieta. Essa si propone i seguenti scopi: fornire le calorie sufficienti per raggiungere e mantenere il peso corporeo nei limiti fisiologici; fornire un'alimentazione razionalmente ottimale dal punto di vista qualitativo; consentire la migliore regolazione dei valori glicemici durante le 24 h mediante la piu' opportuna scelta degli orari dei pasti; contribuire a prevenire le complicanze acute del diabete insulino trattato e quelle croniche del diabete in genere come la nefropatia autonomica, l'ipertensione e le malattie cardiovascolari (CVD). Gli obiettivi comportamentali e clinici specifici di ogni paziente vanno poi discussi, negoziati e stabiliti singolarmente. A conferma dell'importanza della dieta nel trattamento del diabete, diversi studi hanno dimostrato che il programma di trattamento del diabete deve mirare al raggiungimento dell'euglicemia per ritardare la comparsa o rallentare la progressione delle complicanze, suggerendo che la nutrizione puo' essere considerata l'elemento critico, fondamentale, nel trattamento del diabete, ai fini del raggiungimento di un efficace controllo della glicemia nei pazienti. L'American Diabetes Association ha proposto, nel corso degli anni, diverse linee guida sulla nutrizione, in cui inizialmente era prevista una percentuale di carboidrati intorno al 40%, poi aumentata fino al 55-60%, le proteine erano fissate in quantita' pari a 0,8 g/kg e i grassi erano inferiori al 30%; nel 1994 e' stato proposto un nuovo schema basato su una percentuale fissa di proteine (10-20%) e una variabile di grassi (con meno del 10% di grassi saturi) e carboidrati da valutare in base allo stato nutrizionale del paziente. Sono stati inoltre inclusi saccarosio ed altri zuccheri semplici nel piano alimentare del diabetico.
GIORNATA MONDIALE 2017 DIABETE, LE INIZIATIVE IN ITALIA - Durante la Giornata mondiale del Diabete e nei giorni che vanno dal 6 al 18 novembre verranno coinvolte 500 citta' d'Italia con migliaia di attivita'. Nelle piazze, nei gazebo e nei banchetti organizzati dai volontari sara' possibile per i cittadini valutare il rischio di sviluppare il diabete nei prossimi anni compilando un semplice questionario e ricevere suggerimenti e materiale informativo dedicati alla prevenzione e alla corretta gestione del diabete. Inoltre, molti servizi di diabetologia e ambulatori di Medici di Medicina Generale saranno disponibili ad effettuare lo screening nei soggetti a rischio, lo stesso faranno piu' di 200 farmacie comunali aderenti ad Assofarm. Saranno quindi effettuati incontri di sensibilizzazione e informazione nei diversi consultori; e ancora, saranno attivi i servizi di Diabetologia pediatrica. A livello locale verranno organizzati moltissimi eventi collaterali, tra conferenze stampa, convegni, dibattiti pubblici, incontri con le autorita' locali, spettacoli e, come in altre parti del mondo, illuminazione in blu di numerosi monumenti. Grande spazio, infine, anche alla prevenzione con passeggiate, mini-maratone, fit-walking, e altre attivita' sportive. In occasione della Giornata mondiale della malattia parte inoltre il 'Dia day', la prima campagna di screening (dal 14 al 20 novembre). All'iniziativa, lanciata dalla Societa' italiana di diabetologia (Sid) e da Federfarma - che rappresenta oltre 16mila farmacie private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale - hanno aderito oltre 7500 farmacie, nelle quali sara' possibile sottoporsi a test gratuiti per misurare la glicemia. Per localizzare la farmacia piu' vicina consultare il sito di Federfarma.
(Wel/ Dire)