(DIRE) Roma, 13 mar. - "È tempo di superare la dicotomia tra ospedale e territorio. Per fare questo è necessario un confronto costante sulle opinioni, sulle strategie e sulle esperienze tra i principali attori del sistema, protagonisti di questo cambiamento". A dirlo il direttore generale di Agenas, Francesco Bevere, in occasione di un incontro a Roma per avviare una discussione sulla riorganizzazione della medicina territoriale.
"Il confronto- prosegue Bevere- è stato reso necessario dalle indicazioni del DM 70/2015 "che assegnano all'Agenzia la funzione di coordinamento nel processo di revisione delle reti clinico-assistenziali che integrano l'attività ospedaliera per acuti e post acuti con l'attività territoriale".
All'incontro hanno partecipato Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg); Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale dei Collegi - Ipasvi; Antonio Magi, segretario generale del sindacato degli specialisti ambulatoriali del Sumai-Assoprof; Silvestro Scotti, segretario nazionale della Fimmg e Gennaro Volpe, presidente Card (Società scientifica dei servizi territoriali).
Ha concluso quindi Bevere: "Ringrazio tutti i partecipanti all'incontro per aver accettato l'invito a confrontarsi su un tema così dibattuto e che in molte circostanze ha raccolto opinioni divergenti. Continueremo su questa strada, convocando a breve i tavoli istituzionali previsti con i rappresentanti del ministero della Salute e delle Regioni e parallelamente quello con le Società scientifiche e le Associazioni professionali di settore, nonché con le Associazioni dei cittadini per dare concreto avvio a quanto previsto dal DM 70 e per approfondire il tema dell'aderenza alle cure territoriali, a nuovi modelli organizzativi, a specifici indicatori di performance, nonché all'identificazione degli esiti delle cure svolte dai professionisti impegnati sul territorio. L'unanimità di intenti manifestata oggi dai presenti è certamente un ottimo inizio". SUMAI ASSOPROF: BENE INIZIATIVA AGENAS - "Esprimo una grossa soddisfazione e un grande apprezzamento per l'iniziativa di Agenas di voler incontrare tutte le maggiori sigle che lavorano sul territorio al fine di creare insieme i percorsi e le attività comuni che ci dovranno mettere insieme nel lavoro di gestione delle cronicità". Così Antonio Magi, segretario generale del sindacato degli specialisti ambulatoriali del Sumai-Assoprof, in merito all'incontro che si è svolto oggi a Roma presso la sede di Agenas per avviare una discussione sulla riorganizzazione della medicina territoriale.
"Questo lavoro- ha spiegato Magi- non è in contrapposizione, ma in collaborazione con l'ospedale. Apprezzo molto anche il fatto che queste decisioni non siano calate dall'alto ma frutto di una collaborazione e condivisione fra tutti gli operatori, nell'interesse primario dei pazienti cronici e dei loro parenti".
"Questo- ha proseguito Magi- è il primo di una serie di incontri che faremo. Al momento non c'è un'agenda dei lavori ma al più presto ci verranno comunicate le date per nuovi tavoli per incontri tra gli operatori del territorio e le istituzioni: Istituto Superiore di Sanità, Aifa, Regioni e Ministero della Salute, in modo da dar vita ad una forte sanità territoriale". FIMMG: CONFRONTO E' INDISPENSABILE - "L'incontro all'Agenas è un primo passo importante per avviare la discussione sulla riorganizzazione della medicina territoriale. La disponibilità al confronto è il punto di partenza per fare in modo che gli indicatori proposti per l'assistenza sul territorio siano di riferimento univoco per le diverse categorie coinvolte". Così il segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti, in merito un incontro all'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali con società scientifiche e associazioni professionali del mondo della sanità. "Alla luce delle indicazioni del DM 70/2015 che assegnano all'Agenzia la funzione di coordinamento nel processo di revisione delle reti clinico-assistenziali- prosegue Scotti- ritengo sia indispensabile il confronto per dare il giusto valore all'integrazione tra ospedale e territorio, rispetto agli altri obiettivi specificamente ospedalieri".
(Wel/ Dire)