(DIRE) Roma, 7 mar. - Circa 700.000 decessi all'anno sono causati dall'antibiotico-resistenza. Se questo trend continuerà a crescere oltre il 40%, potrebbero morire circa 9 milioni e mezzo di persone ogni anno. Si svolge giovedì 9 e venerdì 10 marzo a Milano, presso Palazzo Castiglioni in Corso Venezia 47, il sesto Congresso Internazionale AMIT, Argomenti di Malattie Infettive e Tropicali, organizzato e presieduto dal Prof. Marco Tinelli, Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive e Tropicali - Azienda Ospedaliera di Lodi, nonché Segretario Nazionale SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali. Nella due giorni di approfondimento su batteri, patologie e nuovi rimedi, oltre trecento gli specialisti provenienti da tutta Italia e dall'estero, con le relazioni di tanti specialisti internazionali.
IL CONGRESSO - Il VI Congresso AMIT ha identificato come scelta iniziale delle varie sessioni scientifiche programmate alcuni argomenti particolarmente innovativi. Parliamo della "Medicina di Precisione" (un approccio emergente di trattamento e prevenzione delle malattie che tiene conto della variabilità individuale di geni, ambiente e stili di vita di ciascuna persona), del ruolo del Microbiota (la flora intestinale, considerata ormai un vero e proprio organo a sé stante che determina, se alterata problemi alimentari e favorisce le infezioni) e dei nuovi metodi di diagnostica microbiologica, sempre più basati sulla caratterizzazione genotipica.
Tra gli altri argomenti, anche le micobatteriosi nella popolazione migrante, la gestione delle polmonite correlate all'assistenza in ospedale e comunità, le linee guida sugli antibiotici e il futuro per epatiti e HIV. Ma il primo problema su cui si discuterà è quello relativo all'antibiotico-resistenza, la vera minaccia globale del XXI secolo, che potrebbe provocare nuove epidemie e milioni di morti.
"Il dato epidemiologico sull'evoluzione delle resistenze in Italia rimane un argomento fondamentale su cui ragionare sia per adottare provvedimenti di controllo delle infezioni che per la terapia. Infatti i Piani di Controllo internazionali e nazionali devono avere sempre come base il dato epidemiologico sia su vasta scala che regionale, pur dovendosi adattare a varie realtà assistenziali differenti come l'ospedale, le strutture socio-assistenziali come le RSA ed il territorio vero e proprio. Obiettivo primario è impostare una corretta gestione degli antibiotici, la cosiddetta "antibiotic stewardship", che non deve avere un'impostazione organizzativa "compulsiva" ma partecipativa di tutti gli interlocutori del sistema guardando soprattutto gli esiti finali".
IL PROBLEMA DELL'ANTIBIOTICORESISTENZA - L'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) calcola che circa 700.000 decessi all'anno sono causati dall'antibiotico-resistenza e che se questo trend continuerà a crescere oltre il 40%, potrebbero morire circa 9 milioni e mezzo di persone ogni anno, confermando i dati riportati dall'ONU. Per ogni persona con infezione causata da antibiotico- resistenza, l'OCSE stima che ogni ospedale spenda da 10.000 a 40.000 dollari per le cure necessarie. L'effetto di questa situazione sul PIL complessivo dei paesi OCSE potrebbe comportare entro il 2050 una spesa astronomica di 2,9 trilioni di dollari ovvero 2900 miliardi. LE CAUSE DELL'ANTIBIOTICORESISTENZA - Tra le cause principali, la scarsa tendenza a lavarsi frequentemente le mani. Questa è particolarmente rilevante in Italia, dove l'uso delle soluzioni alcoliche usate come detergenti risulta essere tra i più bassi nella Unione Europea. Altre cause sono la non oculata ed inappropriata gestione degli antibiotici, negli animali da allevamento, nel territorio, il trasferimento genico delle resistenze da un battere all'altro e l'esagerato turn-over dei pazienti nelle strutture sanitarie (ospedali, RSA) dovuto ad una cronica mancanza di posti letto. Negli ospedali italiani, infatti, si contano 24.000 letti in meno negli ultimi 5 anni.
(Wel/ Dire)