(DIRE) Roma, 15 mag. - Si sono riuniti a piazza della Repubblica a Roma i rappresentanti degli Ordini professionali. Medici, avvocati, architetti, ingegneri e non solo - almeno 5.000 partecipanti - sabato sono scesi in piazza sotto la sigla 'Noi professionisti' per chiedere "dignità per la professione e per il lavoro svolto", mediante una legge "che riconosca l'equo compenso". Il corteo è arrivato a piazza San Giovanni accompagnato da palloncini multicolori, bandiere, striscioni con relativi simboli di ogni Ordine professionale e slogan - tra cui 'Equità fa rima con qualità' - citazioni della Costituzione (articolo 36 sulla retribuzione) elmetti (da ingegnere), camici (da medico) e toghe (da avvocati). A guidare la protesta c'erano i quattro presidenti degli Ordini promotori Giuseppe Lavra (Medici di Roma), Mauro Vaglio (Avvocati), Carla Cappiello (Ingegneri), Alessandro Ridolfi (Architetti).
"Una manifestazione storica- ha detto proprio Lavra all'agenzia Dire- la prima con tutti i professionisti insieme per una causa comune. Le liberalizzazioni di 10 anni fa, anche se concepite in buona fede, hanno prodotto danni enormi. Equo compenso significa ora ristabilire quelle tariffe minime che vadano in direzione contraria allo sfruttamento dei professionisti e che garantiscano anche i pazienti".
(guarda l'intervista di Lavra alla Dire)
(Uct/ Dire)