(DIRE) Roma, 11 mag. - Sabato i professionisti di tutta Italia si riuniranno a Roma, in un corteo che partirà da piazza della Repubblica con destinazione piazza San Giovanni, per chiedere al Governo e al Parlamento l'introduzione del 'giusto compenso'.
L'evento, nato dall'iniziativa degli Ordini romani di Medici, Avvocati, Ingegneri e Architetti, si è trasformato in una manifestazione nazionale. I presidenti degli Ordini, rispettivamente Giuseppe Lavra, Mauro Vaglio, Carla Cappiello, Alessandro Ridolfi, in una conferenza stampa congiunta in Campidoglio hanno spiegato le loro ragioni.
"Chiediamo un testo di legge sulle professioni intellettuali che preveda un sistema tariffario regolamentato- hanno detto- un testo unico che affronti il lavoro autonomo con uno Statuto, e una chiara definizione del delicato tema delle competenze professionali attraverso un tavolo permanente al ministero del Lavoro". Secondo i presidenti degli Ordini "l'abolizione delle tariffe ha provocato solo la svendita del lavoro. Un sistema che punta alla qualità si deve dotare di anticorpi, che in questo caso sono le tariffe. Rappresentano una valutazione delle prestazioni anche e soprattutto a garanzia dei cittadini che ne usufruiscono".
LAVRA: SERVE EQUO COMPENSO, STOP DEGENERAZIONI E SFRUTTAMENTI - "Se non rimettiamo a posto il tema dell'equo compenso non avremo gli strumenti utili per fermare i fenomeni degenerativi che stanno determinando un danno economico ma anche civile al Paese". Lo ha detto, all'agenzia Dire, il presidente dell'Ordine dei Medici e Chirurghi di Roma, Giuseppe Lavra, durante la presentazione della manifestazione di sabato a Roma degli Ordini professionali. L'Omceo Roma, con i suoi 42mila iscritti, è il più rappresentativo d'Italia.
"E' la prima volta nella storia che il mondo delle professioni si unisce e va in piazza- ha spiegato Lavra- E' un motivo di orgoglio perché riteniamo che sia necessario che il Paese si accorga di certe problematiche. Il motivo principale della manifestazione è la richiesta di una rivisitazione della normativa che regola i compensi, in modo tale da stroncare situazioni di spregiudicato mercato in cui si offrono ai cittadini pacchetti di prestazioni a prezzi stracciati".
Secondo Lavra "rimettere gli Ordini professionali nelle condizioni di operare serenamente credo sia molto utile al Peese e ai cittadini. Nella sanità, ad esempio, è sotto gli occhi di tutti la presenza di pacchetti low cost, prestazioni improbabili che sono frutto o di una turlupinatura che non possiamo consentire o poggiano su fenomeni di sfruttamento professionale. Non si può avvilire l'onorario di chi lavora. Speriamo, quindi- ha concluso Lavra- che sabato in piazza questi elementi emergano in maniera chiara in modo da aiutare anche i cittadini a comprendere quanto sia necessario modificare una situazione destinata a portarci ulteriori drammi".
(L'invito del presidente Lavra)
(guarda l'intervista dell'agenzia Dire a Lavra)
(Wel/ Dire)