(DIRE) Roma, 12 lug. - La commissione Bilancio del Senato boccia la norma targata Forza Italia, contenuta nel decreto vaccini, che prevedeva la possibilita' della somministrazione vaccinale anche nelle farmacie. "E' una norma onerosa- spiega il presidente della Bilancio, Giorgio Tonini (Pd)- quindi abbiamo espresso parere contrario. In base all'articolo 81 della Costituzione quell'emendamento, che era stato approvato senza attendere il nostro parere, e' improcedibile. Questa improcedibilita' puo' comunque essere aggirata dall'aula se c'e' un quorum di 15 senatori che chiedono di metterla in votazione. Se passasse l'Assemblea se ne assume la responsabilita', ma a quel punto la norma passerebbe al vaglio del capo dello Stato che potrebbe, in caso di mancanze di coperture dei provvedimenti ex articolo 81, anche rimandare il decreto alle Camere".
L'emendamento in questione era stato presentato dai senatori Fi Andrea Mandelli e Luigi D'Ambrosio Lettieri.
A proposito della bocciatura dell'emendamento Fi sulla somministrazione dei vaccini in farmacia, il presidente della commissione Bilancio in Senato, Giorgio Tonini (Pd), spiega: "Noi non giudichiamo la finalita' della norma che puo' essere anche una bella idea perche' e' sempre positivo quando si semplifica la fruizione di un servizio per i cittadini. Noi ci atteniamo alla valutazione sulla mancanza di coperture e in questo caso non ci sono. Non c'e' nessuna polemica sul merito dell'emendamento che pero' provocherebbe un costo per le Asl che dovrebbero provvedere a mandare medici e infermieri nelle farmacie. Le farmacie non possono offrire il servizio gratis. Ci servirebbe quindi una relazione tecnica del ministero della Sanita' che ci dica quanto costa il servizio. Quella relazione poi dovrebbe passerebbe al vaglio della Ragioneria dello Stato".
NIENTE OBBLIGO PER MEDICI E INSEGNANTI - La commissione Bilancio del Senato ha espresso parere negativo sulla norma del decreto vaccini che obbligava anche operatori sanitari, sociosanitari e scolastici (ossia medici, infermieri e insegnanti) a sottoporsi alla profilassi vaccinale.
Tre erano gli emendamenti in questione ripresentati in aula, compreso quello della relatrice Patrizia Manassero (Pd). Sono stati tutti bocciati ex art.81, ovvero per mancanza di copertura. La Ragioneria generale dello Stato ha infatti sottolineato che la norma comporterebbe nuovi oneri finanziari per lo Stato.
La modifica introdotta a Palazzo Madama, dunque, salta.
(Wel/ Dire)