(DIRE) Roma, 15 giu. - Un 'oncochip' per mappare con precisione e rapidita' le alterazioni genomiche dei tumori e scegliere la cura piu' adatta per ogni paziente, tramite l'utilizzo di farmaci molecolari. Si chiama 'Acc Genomics' il progetto di ricerca finanziato dal ministero della Salute e realizzato da Alleanza contro il Cancro che promette di portare in Italia l'innovazione direttamente al letto del paziente. L'iniziativa e' stata presentata a Roma presso il ministero.
"Quello che abbiamo cercato di fare e' colmare un vuoto- ha spiegato Ruggero De Maria, presidente di Alleanza contro il Cancro- Molti tumori vengono caratterizzati in modo superficiale, altri non vengono caratterizzati per nulla dal punto del Dna genoma; per lo piu' si fanno analisi guardando il tumore al microscopio, dove pero' non si possono vedere i geni. Quindi noi abbiamo cercato di capire come identificare e vedere tutti i geni. In nessun Paese c'e' un programma del genere e speriamo di raggiungere tutta l'Italia".
Punto di partenza e' dunque la caratterizzazione delle alterazioni genomiche dei tumori nell'attuale routine clinica: solo pochi geni (delle centinaia alterate) vengono comunemente analizzati e non tutti i pazienti accedono a queste analisi.
L'utilizzo delle tecnologie di nuova generazione (Ngs- Next generation sequencing) consentira` ad Acc di effettuare un sequenziamento rapido, a costi contenuti e su larga scala, del genoma utile all'identificazione della migliore strategia terapeutica per ogni paziente. Per centrare gli obiettivi, Acc ha attivato i 'working group', cioe' unita' collaborative composte da esperti medici e ricercatori che guideranno, per ogni singola neoplasia, l'ottimizzazione e la sperimentazione dei nuovi farmaci molecolari. La piattaforma di sequenziamento sara` dapprima validata negli Irccs associati ad Acc e nei centri collegati della Sicilia partendo dal tumore al polmone (prima causa di morte tra le neoplasie). Si proseguira` poi con tutte le altre forme tumorali.
"Il nostro e' stato un grande sforzo- ha proseguito De Maria- per offrire ai cittadini italiani la possibilita' di avere un'analisi molto approfondita del tumore, rivelando tutti i bersagli tumorali, per fare in modo che le terapie innovative possano essere utilizzate. Questo avviene negli Stati Uniti per i pazienti che hanno una buona assicurazione, anche in alcuni posti in Europa, dove se uno paga tanti soldi ti fanno un'analisi del Dna. Il nostro progetto e' invece di farlo per tutti a basso costo, per dare la possibilita' di curare meglio i nostri pazienti cercando di tenerci in linea con i costi attuali della diagnostica molecolare dei tumori".
Ha spiegato ancora il presidente di Acc: "Abbiamo messo tutte le nostre energie per sviluppare una piattaforma che consentisse ai pazienti italiani di accedere ai dati e avere il loro tumore completamente sequenziato. Oggi facciamo le terapie 'al buio', nel senso che i medici che prescrivono i farmaci innovativi anche molto costosi non hanno idea di come sia il tumore. Quindi c'e' bisogno di un grosso sforzo offendo intanto tutte le potenzialita' che ci offre l'innovazione della genomica, che non e' ancora arrivata alla pratica clinica ma che noi vogliamo farcela arrivare, dando la possibilita' ai pazienti di accedere alle terapie migliori".
Il primo studio di fattibilita', che prevede la sequenza del genoma di 1.000 tumori del polmone, iniziera' a ottobre. Nel 2018, invece, lo screening sara` esteso ad altri tumori, utilizzando un nuovo approccio in cui e' programmata la concomitante analisi dei geni responsabili del rischio genetico di tumore (gli ereditari). "Le sequenze genomiche saranno eseguite inizialmente in dieci Ircss associati Acc- ha fatto sapere Pier Giuseppe Pelicci, direttore scientifico di Acc- con l'obiettivo di estenderle ai 21 oncologici della rete coprendo cosi` l'intero territorio nazionale. Ogni paziente diventera` cosi' un progetto di ricerca a se´: il suo genoma, infatti, sara` incrociato in tempo reale con le informazioni cliniche e scientifiche disponibili nel mondo, con l'obiettivo di usare tutte le conoscenze emergenti per ottimizzarne la terapia.
Costruiremo una sorta di 'internet dei genomi', dove il genoma di ogni paziente sara` collegato a tutta la conoscenza disponibile e contribuira` a sua volta ad accrescere la conoscenza per il paziente successivo".
Un aspetto che Pelicci ha poi voluto sottolineare e' come Acc lavora da un punto di vista scientifico: "Nella medicina personalizzata del tumore ogni alterazione genomica ha il suo farmaco- ha spiegato- il problema e' che ogni tumore ha una decina di alterazioni genomiche ed e' diverso dall'altro. L'idea allora e' quella di collegare il genoma del paziente a tutte le informazioni genomiche disponibili nel mondo, in maniera tale da riassumere per ogni paziente tutta la conoscenza possibile per la scelta migliore. Sembra retorica ma e' proprio cosi'. Si tratta di gestire contemporaneamente tutti i dati disponibili del mondo con il dato specifico del singolo paziente. Si tratta di un grande progetto di messa in rete dell'informazione". Quanto alla modalita' di lavoro, e' veramente quella di un network, nel senso che "Acc ha creato un working group, ciascuno per un tumore, dove partecipano i ricercatori e i medici degli ospedali di ricerca coinvolti. Il concetto e' quello di 'paziente della rete', non di 'paziente dell'ospedale', perche' nel momento in cui gli istituti insieme decidono quali sono le linee guida, veramente il paziente di Catania e quello di Milano sono pazienti della medesima rete. E credo che questa sia una cosa importante", ha infine concluso.
(Wel/ Dire)