(DIRE) Roma, 15 giu. - Il gruppo di ricerca composto da dermatologi, patologi e microbiologi dell'Universita' di Roma "Tor Vergata", supervisionato dalla dott.ssa Elena Campione, ha dimostrato che l'acido all-trans-retinoico (Atra), principio attivo di un farmaco utilizzato con successo nel trattamento di alcuni tipi di leucemie, risulta efficace nel controllo delle infezioni fungine causate dall'Aspergillus Fumigatus e dalla Candida Albicans. La scoperta, pubblicata sulla rivista "Drug Design, Development and Therapy", apre uno scenario nuovo nella cura delle infezioni fungine, diffuse maggiormente negli ospedali e che possono essere letali soprattutto per i pazienti immunocompromessi (affetti da neoplasie in trattamento con chemioterapici, le persone ricoverate nelle terapie intensive, gli affetti da Hiv, i trapiantati, etc.) e il cui sistema immunitario non risponde alle infezioni in modo efficace.
"L'idea di testare l'effetto dell'acido retinoico sulle specie fungine di Aspergillus e Candida e' nata come diretta conseguenza di un studio precedente che stavo conducendo sulle infezioni fungine delle unghie- racconta Elena Campione- Avevo da poco studiato gli effetti in vivo- e poi in vitro con la collaborazione dei microbiologi- del tazarotene, una molecola della stessa famiglia di Atra, constatando che il tazarotene per uso locale risultava molto efficace nel favorire la guarigione delle infezioni delle unghie affette da funghi. Grazie a una robusta curiosita', che nel nostro lavoro non puo' mancare mai confrontandomi con il prof. Augusto Orlandi, mi sono ricordata di uno studio- nel quale i pazienti affetti da leucemia promielocitica in trattamento con Atra si ammalavano raramente di infezioni fungine sistemiche. La possibilita' che il controllo di queste infezioni anche in questi pazienti si potesse attribuire all'azione diretta del retinoide Atra mi sembrava una spiegazione plausibile che pero' era tutta da dimostrare dal momento che studi recenti ipotizzavano che l'efficacia dell'acido all-trans-retinoico (Atra) verso i funghi e' principalmente legata alla sua forte capacita' di stimolare l'immunita' ma non era mai stato studiato il suo potenziale effetto diretto nell'inibire le infezioni da fungo".
Da questa semplice intuizione ha avuto l'avvio lo studio concreto, grazie alla collaborazione della Cattedra di Dermatologia, diretta dal prof. Luca Bianchi, della Facolta' di Medicina e Chirurgia dell'Universita' degli Studi di Roma "Tor Vergata", con il prof. Augusto Orlandi, direttore della Uoc di Anatomia Patologica del Policlinico di "Tor Vergata", e con la professoressa Roberta Gaziano e il dott. Daniele Marino, Microbiologia Universita' di "Tor Vergata". Nel giro di un mese gli esperimenti hanno dato ragione ai ricercatori confermando quanto ipotizzato, ovvero l'azione diretta di Atra nel bloccare la crescita dei funghi killer. "I dati in vitro hanno confermato- spiega la professoressa Roberta Gaziano e il dott. Daniele Marino- che Atra favorisce il blocco della germinazione delle spore di Candida Albicans e la crescita dei conidi di Aspergillus Fumigatus".
"L'obiettivo della ricerca- dichiara Elena Campione- e' quello di ottenere una nuova indicazione farmacologica per l'acido retinoico da impiegare nella cura dell'Aspergillosi e della Candidiasi sistemica. Il farmaco potra' essere utilizzato sia in monoterapia che in associazione agli altri farmaci antifungini classici sistemici, riducendo i dosaggi di questi ultimi e quindi la tossicita' correlata. La concentrazione di Atra puo' essere monitorata anche nel sangue dei pazienti per valutare il rischio delle infezioni fungine".
Il gruppo di dermatologi di "Tor Vergata" collabora con un gruppo di giovani ricercatori italiani della Takis s.r.l. di Roma, una Biotech Company molto attiva nel campo della ricerca delle infezioni fungine e nello sviluppo di farmaci biologici, per la realizzazione del farmaco nella sua nuova indicazione. "La diffusione di ceppi fungini resistenti ai triazoli e' oramai allarmante e la comunita' scientifica sta perseguendo come principale obiettivo quello di identificare nuovi composti non appartenenti a questa classe chimica di sostanze- dichiara Emanuele Marra, direttore dell'unita' di malattie infettive della Takis- in questo contesto l'Atra potrebbe rappresentare un chiaro punto di svolta in tal senso".
"La collaborazione tra il gruppo della dott.ssa Campione e la Takis potra' accelerare la disponibilita' di Atra e combinazioni terapeutiche a beneficio dei pazienti affetti da gravi patologie fungine- dichiara il dott. Luigi Aurisicchio, Ceo della Takis- agendo in sinergia e integrando le rispettive esperienze di Ricerca di base e Traslazionale". "I dati preclinici- afferma il prof. Augusto Orlandi- hanno confermato l'effetto ottenuto in vitro circa l'efficacia di Atra nel controllo dell'infezione sostenuta dai funghi, considerando l'elevata sicurezza del profilo del farmaco gia' utilizzato nei pazienti, ci auguriamo che il percorso per lo sviluppo possa essere piu' breve vista l'importanza delle patologie da trattare".
(Wel/ Dire)