Roma, 5 giu. - "Il Pronto Soccorso non è più quello di 20 anni fa, in cui chi si presentava veniva o ricoverato o veniva rimandato a casa. Oggi il pronto soccorso è sede di indagini, di esami, di diagnosi, di terapia e di cura, non deve quindi stupire che chi si reca al Pronto Soccorso sia trattenuto per del tempo. In una situazione di sovraffollamento endemico come quello che vivono i nostri Pronto Soccorso, è inoltre normale che vi siano tempi di attesa. E se succede che fra un intervento medico e l'altro, durante il percorso di cura, i pazienti attendano, questo non vuol dire che gli operatori sospendano il monitoraggio sanitario di quei pazienti o la somministrazione delle cure del caso. Nei Pronto Soccorso nessuno viene mai abbandonato". Così Maria Pia Ruggieri, presidente nazionale Simeu (Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza), che dopo l'ennesimo attacco ai pronto soccorso, con la stampa che parla di pazienti abbandonati a morire, prende carta e penna per difendere i Pronto Soccorso e chi vi opera.
"Abbiamo scelto l'hashtag #iononabbandono per avviare una campagna di comunicazione in difesa del Pronto Soccorso e della capacità del pronto soccorso di accogliere chi soffre e chiede aiuto", spiega Ruggiero. Che evidenzia come questa sia solo l'ultima delle iniziative che la Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza ha messo in campo per comunicare ai cittadini il valore del pronto soccorso. "Molte delle iniziative, peraltro, sono state promosse insieme ai cittadini. Con Cittadinanzattiva - ricorda Ruggieri - abbiamo promosso la Carta dei diritti del pronto soccorso, una guida rivolta a cittadini e operatori per ottenere cure più efficaci e migliori condizioni di lavoro. Insieme a Cittadinanzattiva abbiamo promosso anche la Settimana del Pronto Soccorso, giunta quest'anno alla IV edizione".
Per Ruggieri "il Pronto Soccorso è un bene che dovremmo trattare meglio un po' tutti, perché è l'ultimo baluardo del sistema sanitario nazionale che accoglie razze diverse, età diverse, stati sociali diversi, h24 per 365 giorni all'anno. Nei Pronto Soccorso nessuno viene abbandonato".
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