(DIRE) Roma, 24 gen. - "La Regione Lazio continua ad eludere le legittime aspettative dei tanti dirigenti medici, veterinari e sanitari esclusi dal processo di stabilizzazione. Non bastano generiche dichiarazioni di disponibilità, occorrono fatti e trasparenza nell'azione della pubblica amministrazione.
Abbiamo richiesto già dalla fine di dicembre un accesso civico ex art. 5 d.lg.vo 33/2013 per avere a disposizione le schede della ricognizione del numero e della tipologia contrattuale, la professione e la disciplina di appartenenza del personale con contratto precario pervenuti da ogni singola azienda del Lazio, ma nonostante la disponibilità data dal responsabile della Prevenzione della corruzione e della Trasparenza della Regione Lazio ancora nulla è pervenuto. Analogo silenzio da parte delle Aziende sanitarie ed ospedaliere. Rimangono inoltre inevase le richieste di incontro per una rapida soluzione. Questa organizzazione sindacale ribadisce l'apertura di uno stato di agitazione in vista di una proclamazione di uno sciopero da espletare nel mese di febbraio e preannuncia denunce presso le competenti Autorità giudiziarie qualora perdurasse l'assenza di relazioni sindacali e di trasparenza e non si risolvesse la grave situazione di ingiusta differenzazione tra portatori dei medesimi diritti". Così una nota della Cimo firmata dal coordinatore settore specifico Cosips, Ernesto Cappellano.
(Wel/ Dire)