(DIRE) Roma, 20 gen. - "L'approvazione in Conferenza Stato-Regioni del piano vaccini è un'ottima notizia ma ora quel piano deve essere applicato il più rapidamente possibile e diventare pane quotidiano dei medici di famiglia, oggi chiamati a vaccinare solo contro influenza e pneumococco". Così il segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti, che applaude al via libera definitiva del nuovo calendario vaccinale.
"Se fosse già applicato- prosegue- avrebbe garantito una piena immunizzazione contro la meningite, evitando così attacchi di panico ingiustificati".
Secondo Scotti, però, ora è necessario che il medico di famiglia "sia messo nelle condizioni di prendere totalmente in carico gli assistiti da vaccinare- sottolinea- seguendoli anche durante la fase dei richiami. Così come mi auguro che la nuova convenzione risolva il problema dello scarso coordinamento tra noi e i presidi vaccinali distrettuali, che oggi spesso non ci comunicano nemmeno chi dei nostri pazienti è stato immunizzato e chi no". Il piano dovrebbe quindi consentire di superare "l'attuale babele regionale dei ticket che gravano sui vaccini-aggiunge il segretario nazionale della Fimmg- ma sarà bene perfezionare ora l'intesa con le stesse Regioni prevedendo una applicazione tempestiva ed uniforme del calendario vaccinale".
E questo nella consapevolezza che "non basterà la gratuità a fermare l'onda lunga della fuga dalle vaccinazioni- dice ancora Scotti- che è un problema culturale e di disinformazione alimentata dalle bufale che girano sul web. Per questo i medici di famiglia, che conoscono meglio di chiunque altro i propri assistiti, possono dare un contributo determinante a superare le resistenze di fasce ancora troppo estese di popolazione".
Il segretario nazionale di Fimg propone infine che si distribuiscano "per conto delle Asl i vaccini sul territorio e si lasci a noi la capacità di prescriverli e somministrarli, rendendoli gratuiti per i nostri assistiti cui spiegheremo perché è giusto farli", conclude.
(Wel/ Dire)