(DIRE) Roma, 17 gen. - "Stiamo lavorando su due binari, paralleli ma sinergici tra loro. Prima di tutto la rimodulazione del foglietto illustrativo, che deve essere chiaro, sintetico, comprensibile affinché il cittadino, qualsiasi sia il suo grado di istruzione, possa essere estremamente consapevole rispetto a ciò che come automedicazione andrà ad assumere. L'altra cosa che stiamo facendo, come Agenzia Italiana del Farmaco, è stilare le linee guida per evitare la pubblicità ingannevole: quindi pubblicità chiara, comprensibile, con un messaggio univoco". Lo dice il direttore generale di Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), Mario Melazzini, a margine del convegno promosso da Assosalute per sensibilizzare sulla consapevolezza dell'automedicazione responsabile.
Informazione, comunicazione, responsabilità e collaborazione sono dunque le priorità di un percorso che deve coinvolgere tutti, e Aifa si è subito attivata in modo tale da cercare di mettere al centro le esigenze del paziente: "Ultima cosa che abbiamo lanciato- conclude Melazzini- è un master all'Università La Sapienza sul percorso formativo per una corretta informazione e comunicazione, anche nel caso specifico, quando si parla di farmaci".
L'indagine presentata ha fotografato le abitudini di salute e autocura di un campione di popolazione compresa tra 18 e 28 anni. Una scelta non casuale quella di indagare il mondo dei giovani, in quanto saranno questi i cittadini del futuro su cui investire per un appropriato e sostenibile sviluppo del nostro sistema sanitario. Lo studio rileva un'attenzione medio-alta dei giovani italiani nei confronti della loro salute (66%). Il 61% dichiara svolgere attività fisica almeno una volta a settimana mentre poco più della metà (51%) ha un'elevata cura del cibo.
Il 64% ricerca informazioni sulla propria salute su molteplici fonti: al primo posto ci sono blog e siti internet (71%), mentre arriva solo secondo il medico di base, che rimane una figura fondamentale, preferito dal 63% degli intervistati. Seguono le trasmissioni tv (48%), i parenti e i conoscenti (38%) e il farmacista (31%).
La ricerca rileva inoltre una tendenza all'automedicazione elevata, in particolare nelle donne. Il 60% dei giovani è propenso a risolvere in autonomia i piccoli disturbi e il 63% afferma di ricorrere ai farmaci senza obbligo di prescrizione medica.
Circa la metà dei giovani si reca in farmacia almeno una volta al mese, per lo più per acquistare antidolorifici (73%) e antinfluenzali (59%). Sulla scelta dei farmaci da banco, il farmacista e il medico restano le principali figure di riferimento: il 67% prima dell'acquisto chiede consiglio al farmacista, mentre meno della metà (47%) chiede un farmaco specifico.
(Wel/ Dire)