(DIRE) Roma, 15 feb. - La prevenzione e le disuguaglianze tra Nord e Sud nelle parole di Walter Ricciardi, presidente dell'Iss. Al Sud in 15 anni si sono 'persi' molti anni in aspettativa di vita. Secondo Ricciardi, quindi, bisogna "lavorare tutti insieme, istituzioni e cittadini. Soprattutto le istituzioni del Sud- ha sottolineato- devono organizzare meglio i propri servizi facendo prevenzione, perché in alcuni casi non la fanno: faccio l'esempio dello screening al cancro del colon retto, attivato in tutte le regioni del Nord, mentre non ancora in quelle del Sud. Ma penso anche agli screening per la prevenzione del cancro della mammella: non attivarli al sud significa che le donne, pur ammalandosi di meno, muoiono di più".
Anche da parte dei cittadini deve però esserci una maggiore attenzione alla prevenzione. "Bastano quattro modifiche comportamentali- ha aggiunto Ricciardi- bere moderatamene, non fumare, fare attività fisica e mangiare regolarmente fa evitare l'86% delle malattie". Ma dove 'mettere' i soldi in prevenzione? "Ci sono evidenze scientifiche che lo indicano- ha risposto ancora all'agenzia Dire il presidente dell'Iss- il Centro nazionale per la prevenzione e promozione della salute dell'Istituto superiore di sanità le sta misurando e diffondendo. Questo va d'aiuto sia alle strutture centrali sia a quelle periferiche. I soldi non sono molti e quindi è importante darli soltanto a quelle attività- ha infine concluso- che hanno una risposta o efficace o di risparmio".
(Wel/ Dire)