(DIRE) Roma, 15 feb. - "I vaccini non causano l'autismo. La scorsa settimana il ministro Lorenzin ha evitato che il film Vaxxed fosse proiettato al Parlamento europeo, ci sia alleanza tra istituzioni e società civile". Lo dice Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di Sanità, in occasione della conferenza della Federazione italiana per l'autismo.
I sintomi legati ai disturbi dello spettro autistico "insorgono in eta infantile, quando si vaccinano i bambini, ma non sono assolutamente legati ai vaccini. Dobbiamo proteggere le famiglie da chi si approfitta della loro vulnerabilità. Vaccinare i bambini- conclude- li protegge da malattie molto importanti". LINEE GUIDA AUTISMO, IN PREPARAZIONE TAVOLO LAVORO CON TUTTI - "Abbiamo appena ricevuto il finanziamento e ci stiamo organizzando per cercare di mettere intorno a un tavolo tutti i protagonisti. Per realizzare delle linee guida basate sull'evidenza scientifica ci voglio oltre gli scienziati anche i cittadini e le famiglie". Lo dice Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di Sanità (Iss) a margine della conferenza della Fondazione italiana per l'autismo (Fia) oggi al ministero della Salute.
Il disturbo autistico è "una sindrome rara che necessita del lavoro di molti centri qualificati. Sottolineo- continua Ricciardi- che sul tavolo dell'Iss ci saranno tutti, perché vogliamo individuare anche gli indicatori della qualità della vita".
Il 18 febbraio saranno pubblicati i Livelli essenziali di assistenza (Lea): "Un importante pacchetto di prestazioni per i cittadini- afferma il presidente dell'Iss- in quanto contiene prestazioni innovative. Ad esempio ce ne sono 110 per le malattie rare, si pensi che nello screening neonatale saranno esaminate 40 malattie".
Cosa prevedono i nuovi Lea sull'autismo? "Per l'autismo saranno previsti gli screening neonatali- conclude- quelli fatti anche per le patologie rare, piu l'elaborazione delle linee guida che saranno quindi erogate gratuitamente".
AUTISMO, PIÙ DIAGNOSI PRECOCI MA CASI IN AUMENTO - "C'e una combinazione tra una maggiore attenzione sui disturbi dello spettro autistico, grazie a una maggiore capacita diagnostica, con un effettivo aumento dei casi". Risponde così Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di Sanità (Iss), a margine della conferenza della Fondazione italiana per l'autismo (Fia), alla domanda se ci troviamo dinanzi ad una epidemia di autismo.
Quale potrebbe essere la causa di questo aumento? Alcune "ipotesi di lavoro" mettono in risalto anche "l'esistenza di un collegamento del disturbo con gli aspetti genetici, che a loro volta sono collegati a fattori epigenetici". Questo significa che bisognerà studiare "l'interazione tra il genoma e i condizionamenti ambientali nel senso esteso del termine- conclude Ricciardi- poiché alcune mutazioni sono messe in moto da condizionamenti ambientali".
CAMPO DI RICERCA SU AUTISMO E' A 360 GRADI - Il campo di ricerca sull'autismo è "a 360 gradi". Così Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di Sanità (Iss), intervistato dalla Dire sui due progetti finanziati dalla Federazione italiana per l'autismo (Fia) e presentati oggi a Roma.
Sono stati, infatti, erogati dalla Fia 137 mila euro per un progetto di screening precoce diretto dalla dottoressa Maria Luisa Scattone. Riguarda "l'identificazione quanto più precoce dei bambini affetti dai disturbi dello spettro autistico- spiega Ricciardi- possibilmente appena nati, in culla".
Un impegno che l'Iss porta avanti da diverso tempo: "Due anni fa avevamo già attivato una Rete partita con i finanziamenti dell'Iss, a cui si sono poi aggiunti quelli del ministero della Salute e adesso i finanziamenti europei per standardizzate un metodo elaborato dall'Istituto". Si tratta di "una diagnosi precoce realizzata attraverso l'ascolto del pianto e l'osservazione delle movenze dei neonati. Sono stati scrinati già un centinaio di bambini con questa metodica".
L'obiettivo è "intervenire precocemente così da evitare tutta una serie di problematiche connesse alla crescita dei bambini- sottolinea il medico- ed aiutare la famiglia a capire e ad individuare i segni che indicano l'emersione del disturbo".
Quali sono questi segnali? "Ad esempio- chiosa il presidente dell'Iss- osservare la capacità di attenzione del bambino e la sua capacità di relazionarsi con l'altro. Gli studi dell'Iss sono risolutivi perché intervengono quando il piccolo è appena nato oppure nei primi mesi".
Il secondo progetto diretto dalla dottoressa Aldina Veronesi dell'Iss, a cui la Fia ha destinato 65 mila euro, riguarda la realizzazione di una registro di sorveglianza: "Non sappiamo quanti sono i casi di autismo- conclude Ricciardi- e vogliamo attivare un registro di patologia presso l'Istituto superiore di Sanità".
(Rac/ Dire)