(DIRE) Roma, 20 dic. - "Quello del cosiddetto 'fine vita' e' un tema che non puo' che essere lasciato alle valutazioni di coscienza di ciascun parlamentare. Preciso inoltre che la legge in esame non disciplina il suicidio assistito ne' l'eutanasia, ma regola il consenso informato". Cosi' il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, rispondendo al question time alla Camera in merito alle iniziative volte a riconoscere l'obiezione di coscienza in materia di testamento biologico.
"Non ignoro che la legge appena approvata non contenga una specifica disciplina in tema di obiezione di coscienza per i medici- ha proseguito Lorenzin- proprio per questa ragione assicuro che seguiro' con grande attenzione l'applicazione delle nuove disposizioni e che, nell'ipotesi in cui si dovessero verificare le criticita' paventate dagli onorevoli interroganti, assumero' immediatamente le necessarie iniziative, di mia competenza, volte a salvaguardare la piena operativita' del sistema sanitario, come ho fatto, in tutti questi anni, con riferimento alla legge sulla Ivg, rispetto alla quale ho sempre verificato, nella qualita' di ministro della Salute, che sussistesse l'accesso alle pratiche abortive, rispettando il diritto all'obiezione di coscienza".
A riprova di questo impegno, il ministro ha fatto sapere che e' sua "intenzione, immediatamente dopo la pubblicazione della legge, incontrare i rappresentanti delle strutture sanitarie private cattoliche per condividere con loro opportune modalita' applicative della legge, volte a contemperare la necessita' di applicare fedelmente le nuove disposizioni legislative, con la altrettanto fondata esigenza di assicurare agli operatori sanitari il rispetto delle loro intime posizioni di coscienza", ha concluso Lorenzin.
(Wel/ Dire)