(DIRE) Roma, 15 dic. - Tra i pazienti neoplastici che perdono peso corporeo, il 20-30% muore per le conseguenze dirette ed indirette della malnutrizione. Frequenza e gravita' della perdita di peso variano a seconda del tipo di tumore: l'80% dei pazienti con neoplasia del tratto gastrointestinale superiore ed il 60% di quelli con neoplasia polmonare presentano perdita di peso gia' al momento della diagnosi. Inoltre, perdita di peso si verifica nel 72% delle ncoplasie pancreatiche, nel 69% delle neoplasie esofagee, net 67% delle neoplasie gastriche, nel 57% dei tumori dcl distretto testa-collo, nel 34% delle neoplasie del colon retto, nel 31% dei casi di linfoma non-Hodgking.
Per evitare queste situazioni sono state approvate in Stato-Regioni le Linee di indirizzo percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici che hanno come obiettivi: - definire lo screening nutrizionale (validate per la valutazione dello stato nutrizionale) e i bisogni specifici in ambito nutrizione alla diagnosi, durante il percorso terapeutico, al follow¡ up e per la prevenzione terziaria; - presentare ii modello per la risposta organizzativa attraverso un percorso integrato che permetta lo svolgimento di un programma nutrizionale personalizzato e associato al trattamento oncologico sin dal primo accesso ai servizi (ospedale e day surgery, reti territoriali, continuita' assistenziale Mmg e Pls, assistenza domiciliare, nutrizione artificiale), applicando anche approcci innovativi (quali i rapporti tra terapia oncologica e microbioma); - descrivere la formazione ed informazione agli operatori sanitari.
Gli effetti attesi di queste raccomandazioni sono di ridurre le complicanze mediche, conseguenti alla malnutrizione e di facilitare il recupero dello stato nutrizionale e della salute fisica, che costituiscono tappe essenziali nel processo di guarigione.
E' necessario che ogni paziente sia valutato nei diversi momenti del percorso diagnostico e terapeutico per cercare di ottimizzare lo stato di nutrizione e per migliorare la sua qualita' della vita, gia' compromessa dalla patologia oncologica. Quindi la valutazione dello stato nutrizionale deve essere effettuata in tutti i pazienti al momento della diagnosi e ripetuta ad intervalli predefiniti.
Anche nel caso di un'iniziale assenza di modificazioni dello stato nutrizionale, e' importante un attento controllo poiche' tale condizione puo' essere modificata dagli effetti secondari delle terapie e/o dall'evoluzione della malattia.
Una valutazione tempestiva dello stato nutrizionale e' necessaria per evidenziare le alterazioni in fase precoce, con lo scopo di aumentare l'efficacia degli interventi terapeutici.
La valutazione dello stato nutrizionale e' un processo multimodale, basato sulla storia clinica, sui trattamenti effettuati e in corso, sulla presenza di sintomi non controllati, sulla rilevazione dei parametri antropometrici e su test di laboratorio.
Attraverso un corretto screening nutrizionale si possono identificare, in maniera rapida, quei pazienti con caratteristiche comunemente associate a problematiche nutrizionali, che devono essere sottoposti ad una valutazione globale dello stato nutrizionale.
(Wel/ Dire)