(DIRE) Roma, 13 dic. - Il Cto, il George Eastman, il Sandro Pertini, il Sant'Eugenio, il Nuovo Regina Margherita o il Belcolle di Viterbo. Sono solo alcuni dei 16 ospedali del Lazio, per un valore patrimoniale superiore a 600 milioni di euro, che ora tornano di proprieta' delle Asl laziali. È questo il risultato dell'operazione di ristrutturazione del debito di San.Im Spa avviata dalla Regione Lazio per risparmi totali da 184 milioni di euro. A presentare i risultati dell'operazione finanziaria e' stato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme al responsabile della cabina di regia della Sanita' del Lazio, Alessio D'Amato, in una conferenza stampa presso la sede della Regione.
L'operazione e' consistita nel riacquisto dei titoli collocati nell'ambito dell'operazione San.Im attraverso l'emissione di bond regionali subito acquisiti da grandi investitori istituzionali e bancari italiani e di livello europeo operanti in Spagna, Belgio e Uk. Con l'operazione di ristrutturazione del debito appena conclusa - fa sapere la regione in una nota - si e' proceduto alla cancellazione di titoli estremamente onerosi. Basti pensare, che il tasso di interesse applicato sui canoni corrisposti annualmente dalla regione e' pari a quasi il 6% su base annua e il rifinanziamento attraverso l'emissione di Bond regionali con scadenza 2043 sono stati collocati al tasso dello 3,088%.
Secondo la Regione Lazio si tratta di un risultato eccezionale perche' solo pochi anni fa all'amministrazione era considerata soggetto istituzionale poco affidabile e difficilmente bancabile dai principali operatori finanziari del Paese.
Evidenti secondo il governatore anche "i risparmi a carico del bilancio regionale pari a circa 25 milioni di euro l'anno e con benefici fino al 2033. Si e' inoltre operata una semplificazione della struttura del debito regionale anche attraverso la cancellazione di contratti derivati. L'operazione finanziaria sui 16 ospedali porta benefici complessivi per 184 milioni di euro".
Questi gli ospedali interessati dall'operazione: istituto superiore odontoiatria George Eastman di Roma, compendio ospedaliero Sandro Pertini di Roma, poliambulatorio via Bresadola di Roma, ospedale CTO di Roma, azienda ospedaliera Sant'Eugenio di Roma, ospedale opera pia Santa Caterina della Rosa di Roma, presidio Sant'Agostino di Roma, presidio sanitario via San Zaccaria Papa di Roma, presidio sanitario lungotevere della Vittoria di Roma, ospedale Angelucci di Subiaco, ospedale Vittorio Emanuele di Valmontone, ospedale San Giuseppe di Marino, presidio ospedaliero Pasquale del prete di Pontecorvo, presidio ospedaliero ospedale di Acquapendente, ospedale Belcolle di Viterbo.
La storia racconta che la Regione Lazio con apposita legge, la numero 16 del 2001, costitui' una societa' la Sanim che acquisto' dalle aziende sanitarie 56 complessi ospedalieri, poi ridotti a 49, stipulando con le aziende venditrici contratti di leasing trentennali con riscatto finale ad un valore simbolico di un euro. "L'operazione e' solo all'inizio" ha assicurato Zingaretti.
(Wel/ Dire)