(DIRE) Roma, 11 dic. - Domani si svolgera' lo sciopero nazionale dei medici e dei dirigenti sanitari, strutturati e precari, compresi quelli storici della ricerca, atipici, pagati con il baratto o assunti con contratti di dieci giorni. Saranno circa 40 mila gli interventi chirurgici sospesi, cosi' come saranno sospese centinaia di migliaia di visite specialistiche e prestazioni diagnostiche, il blocco di tutta l'attivita' veterinaria connessa al controllo degli alimenti.
"Il Ssn finora si e' sostenuto sul sacrificio di medici e dirigenti sanitari- si legge in una nota dell'Intersindacale- E le Regioni hanno garantito i Lea almeno quelle che lo hanno fatto, a spese dei professionisti, delle loro ferie, delle loro risorse accessorie, dell'abuso del loro orario di lavoro. La diminuzione del perimetro della tutela pubblica sta provocando tra i cittadini attese piu' lunghe, maggiori diseguaglianze territoriali, crescita del divario tra chi puo' curarsi pagando e chi no. Ormai si declina il diritto alla salute in base alla residenza e la distanza tra Bolzano e Napoli si puo' esprimere in 700 km o in 4 anni di aspettativa di vita. E la situazione, che la legge di bilancio 2018 nemmeno prende in considerazione persa come e' dietro bonus di ogni genere, e' avviata a peggiorare".
"Domani e' l'occasione per i Medici e Dirigenti sanitari per una civile protesta, per pretendere un cambiamento che non verra' da solo, per mettere in campo l'orgoglio di una categoria che e' e vuole essere considerata gruppo dirigente, parte della soluzione della crisi della sanita italiana e non del problema- continua l'Anaao- Per reclamare valore al nostro lavoro, che e' diritto a difesa di altri diritti, perche' i Lea siamo noi, le nostre competenze e conoscenze che fanno la differenza tra la vita e la morte, tra malattia e salute. Se non rioccuperemo uno spazio politico, Regioni e aziende, con l'inerzia del ministero, assegneranno il ruolo ed il lavoro del medico a chi si offre a minor prezzo e con maggior interesse della politica".
CONFINTESA-UGSMEDICI ADERISCE A SCIOPERO: APRIRE TRATTATIVA - "Nel fantastico 'Mondo dei Bonus' dove abbiamo i bonus elettrodomestici, giardini, case, mobili, ecobonus, bonus cuscinetto per le banche, scatti di anzianita' (e arretrati!) per altre categorie, bonus per immigrati nullafacenti, 80 euro a pioggia per miliardi e miliardi- riporta un comunicato di Confintesa-Ugsmedici, che aderisce all'iniziativa- la sanita' e la salute delle persone semplicemente non esistono. Condizioni di lavoro tra le peggiori, in interi ospedali, in tutti i territori e distretti, messi in ginocchio da tagli di personale e di posti letto, con servizi e presidii in fase di annientamento, con turni massacranti, a fare guardie sfibranti a quasi 70 anni, con nessuno che parla piu' di rispetto dell'orario europeo di lavoro, nessuno cui importa di verificare i carichi di lavoro, di verificare le chilometriche liste di attesa, con milioni di italiani impossibilitati a accedere alle cure".
Per questo, "lo sciopero vuole essere un appello, per chiedere l'apertura di una trattativa seria, che tenga conto di tutte le esigenze dei lavoratori, per il rinnovo di un contratto bloccato da 8 anni e per i giovani medici, nell'interesse anche di una cittadinanza cui viene nei fatti negato un bene garantito dalla Costituzione: l'assistenza sanitaria".
(Wel/ Dire)