(DIRE) Roma, 7 dic. - I chirurghi ospedalieri dell'Acoi da oggi hanno una nuova sede. Si trova a Roma, in viale Pasteur 65 (all'Eur), ed e' stata inaugurata oggi. A fare gli onori di casa il presidente dell'associazione, Pierluigi Marini: "È una giornata molto importante per me che sono il presidente, ma credo per tutta la chirurgia ospedaliera italiana- ha detto- Noi siamo la piu' importante societa' scientifica in Italia per volume di attivita' sia scientifiche sia formative, ma soprattutto per numero di iscritti: rappresentiamo infatti piu' del 50% dei chirurghi italiani. Abbiamo voluto con forza questa nuova sede affinche' diventi un laboratorio di idee ma soprattutto di proposte in materia di formazione dei giovani e dei meno giovani, perche' c'e' bisogno di aumentare gli skill chirurgici in Italia. Questo vuol dire standardizzare l'accesso alle cure, perche' sappiamo bene che ci sono regioni nel nostro Paese dove l'accesso alle cure non e' di serie A e crediamo che questo non sia giusto: e' diritto del paziente, infatti, avere un accesso top e questo sara' possibile soltanto sostenendo una buona formazione in Italia".
Dal 20 dicembre, intanto, i chirurghi ospedalieri italiani, insieme ai loro giovani colleghi, inizieranno a lavorare sulle linee guida, perche' "se non porteremo a termine questo lavoro- ha sottolineato il presidente Marini- la legge Gelli non sara' applicabile e non sara' possibile affrontare nella maniera opportuna il problema del contenzioso medico-legale, una delle cause che provoca la riduzione della vocazione chirurgica da parte dei giovani. Abbiamo bisogno di riportare serenita' all'interno delle nostre sale operatorie, di ridurre la medicina difensiva perche' costa tantissimo, piu' di 10 miliardi l'anno, di aumentare gli standard di cure in tutte le regioni d'Italia, perche' i pazienti di questo hanno bisogno, e noi vogliamo fargli proprio questo. Puntiamo soprattutto a fare un nuovo piano formativo su tutto il territorio nazionale, che aumenti la capacita' professionale dei nostri chirurghi".
Tra le novita' principali della nuova sede Acoi, una sala multimediale per collegamenti in diretta direttamente dalle sale operatorie. "Il nostro investimento maggiore- ha spiegato il presidente dei chirurghi ospedalieri- e' stato mettere in piedi un'aula multimediale in grado di collegarsi con le nostre sale operatorie in tutta Italia per fare formazione. Questa e' la casa della chirurgia ospedaliera italiana ed e' giusto che qui si formino nuovi chirurghi, che domani dovranno entrare nel sistema sanitario e svolgere il loro lavoro con capacita', correttezza e tranquillita', perche' questo e' un Paese moderno che deve avere un sistema funzionante su tutto il territorio nazionale, e non a macchia di leopardo. Gia' nei primi mesi del 2018, quindi, partiranno corsi residenziali e nei nostri centri di riferimento di formazione sulla chirurgia laparoscopica, colonrettale, sulla chirurgia dell'obesita' e su quella laparoscopica nell'urgenza, una chirurgia in grande sofferenza, in questo momento, che stiamo cercando di aumentare perche' tutto questo migliora gli outcome clinici dei pazienti e abbassa anche la spesa sanitaria".
A partecipare all'inaugurazione della nuova sede Acoi anche il responsabile sanita' del Pd, Federico Gelli. "Questa e' una delle piu' importanti societa' scientifiche che abbiamo nel settore medico- ha commentato- e i chirurghi rappresentano un pezzo straordinario e importante. Credo che essere qui, all'inaugurazione di questa sede, voglia dire ridare speranza e fiducia ad un lavoro e ad una professione molto difficile che negli ultimi anni ha avuto una contrazione, in quanto sono diminuite il numero delle persone che si specializzano in chirurgia per i rischi connessi con questa attivita' e molti giovani chirurghi sono fuggiti all'estero. Quindi noi speriamo che con la legge sul rischio professionale, con il contenimento della medicina difensiva, con il consenso informato e con gli strumenti che abbiamo messo in essere di poter dare maggiore serenita' e maggiori garanzie a questa importante categoria del mondo medico. Ci auguriamo che Acoi, insieme a tutte le altre societa' scientifiche di settore chirurgico, possano scrivere pezzi importanti sul futuro di questa branca specialistica, soprattutto nell'elaborazione delle nuove linee guida che verranno inserite nel sistema nazionale delle linee guida previste dalla legge".
A portare i saluti della Regione Lazio, infine, Gianfranco Zambelli, vicepresidente regionale della commissione Sanita'.
"Qualche giorno fa siamo usciti dal tunnel del commissariamento, che durava da circa 10 anni- ha ricordato- ma finalmente ora vediamo la luce e devo dire anche grazie a tutti voi, che ci avete dato un grande aiuto non solo fisico ma anche economico.
Dobbiamo quindi ringraziare tutti i medici di Roma e del Lazio che ci hanno permesso di uscire dal piano di rientro e dal commissariamento. Oggi cercheremo di fare una programmazione diversa: noi in questi quattro anni e mezzo abbiamo fatto qualcosa di buono, soprattutto la rete ospedaliera, e se qualcuno ci rimprovera di esserci dimenticati di qualcosa, e' stata solo una questione di conti, perche' sforavamo sempre. Oggi ci assumiamo sicuramente la responsabilita' non soltanto di portare un rafforzamento della rete ospedaliera, in particolare modo di quella dell'emergenza e dell'urgenza, perche' ne abbiamo bisogno, ma di avvicinare la sanita' ai cittadini e viceversa. Il nostro impegno per la prossima legislatura sara' veramente quella di arrivare ad una 'sanita' amica'. Colgo infine l'occasione di augurare ai chirurghi ospedalieri un buon lavoro in questa sede non solo bella- ha concluso- ma anche prestigiosa per le funzioni che svolge".
(Cds/Dire)