(DIRE) Roma, 6 dic. - A Roma il 39esimo Congresso Nazionale della Societa' di Angiologia e Patologia Vascolare (Siapav). "Una societa' clinica in Italia che si occupa delle malattie vascolari 'a tutto tondo', spiega la prof.ssa Adriana Visona', presidente Siapav "ovverosia si occupa di arteriopatie, tromboembolismo venoso, malattie arteriose infiammatorie e malattie dei linfatici, oltre a considerare gli aspetti metabolici e tutti i fattori di rischio per le malattie vascolari. Inoltre- sottolinea- la Siapav ha la specificita' di intendere la medicina vascolare come una disciplina che si occupa non soltanto di diagnosi e terapia ma soprattutto della presa in carico in termini assistenziale".
Uno degli argomenti di punta del convegno e' l'arteriopatia ostruttiva periferica (Aop), una patologia molto comune che puo' diventare molto invalidante. "E' una manifestazione di aterosclerosi sistemica ed e' generalmente e' causata da un'ostruzione aterosclerotica delle arterie degli arti inferiori" spiega il prof. Gianfranco Lessiani, Consigliere Nazionale Siapav. "Studi epidemiologici sulla popolazione dell'Unione Europea dimostrano un'incidenza dell'Aop di oltre il 17% negli anziani. È una patologia che aumenta con l'eta' e con l'esposizione a fattori di rischio noti come: diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, fumo, etc".
"La manifestazione clinica piu' comune e' la Claudicatio Intermittens (difficolta' a camminare con frequenti pause) che condiziona fortemente la qualita' della vita dei pazienti e la loro capacita' funzionale. Inoltre gli individui con Aop soffrono di un rischio relativo di infarto del miocardio aumentato di 5 volte e di 2-3 volte del rischio di ictus o di mortalita' totale rispetto a individui senza Aop".
L'aspetto forse piu' grave, fa notare il Dr. Lessiani, e' che "nonostante la sua alta prevalenza e gravita' esiste una scarsa consapevolezza della Aop, che infatti e' una patologia sotto-diagnostica e sotto-trattata. Eppure, numerosi studi hanno documentato come la prevenzione e il controllo dei fattori di rischio migliori la prognosi della malattia stessa. Inoltre, nel caso dell'Aop esistono metodiche diagnostiche facili da usare, poco costose e scevre da rischi - come per esempio l'indice caviglia/braccio (ABI Index) - che permette di diagnosticare l'Aop in modo semplice e di smascherare anche le forme asintomatiche. Tuttavia nonostante gli sforzi il livello di consapevolezza rimane scarso".
Secondo il dott. Lessiani l'obiettivo di una campagna sulla consapevolezza della Aop dovrebbe coinvolgere istituzioni pubbliche e private con un duplice obiettivo: "Da un lato aumentare la consapevolezza sulla rilevanza clinica/prognostica della malattia non solo nella comunita' medica ma anche sulla popolazione, dall'altro stimolare l'uso sistematico dell'indice ABI da parte dei Medici di Medicina Generale oltre che dagli Specialisti (Angiologi-Cardiologi-Chirurghi Vascolari)".
(Wel/ Dire)