(DIRE) Roma, 5 dic. - Si e' svolto a Roma, presso la clinica 'Ars medica', il II Convegno del XVIII corso di aggiornamento internazionale e interdisciplinare dell'Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi) che dal 2000 in poi, ha organizzato piu' di 550 convegni d'aggiornamento professionale in chiave sempre internazionale ed estesi a tutti gli operatori della Sanita' (medici, odontoiatri, farmacisti, psicologi, infermieri, fisioterapisti, podologi ecc...).
'Urgenza in cardiologia e medicina sportiva. Diagnosi, cura e riabilitazione': questo il tema del corso, che ha visto la partecipazione di 130 professionisti internazionali della sanita', provenienti un po' da tutto il mondo: riunitisi all'insegna delle parole-chiave efficienza, responsabilita', meritocrazia, innovazione, dialogo coi cittadini. "Un corso- precisa il Prof. Foad Aodi, presidente di Amsi e Membro del Focal Point in Italia per l'Integrazione per l'Alleanza delle Civilta' UNAoC (Organismo Onu)- patrocinato da Btl Italia, dalla Confederazione internazionale Unione Medica Euromediterranea (Umem) e dal Movimento internazionale 'Uniti per Unire'".
"Ricordiamo che l'Amsi- ha sottolineato il prof. Aodi- con la sua funzione di raccordo tra domanda e offerta di lavoro nella sanita', negli ultimi 2 anni ha raccolto le richieste di ben 3500 giovani medici italiani che cercavano lavoro all'estero, e 1500 medici ospedalieri e pensionati che volevano fare esperienze lavorative fuori d'Italia".
Importante la proposta, scaturita dal dibattito, di creare una Confederazione degli Ordini o Albi professionali italiani, date le frequenti analogie tra i problemi delle varie professioni (non solo nella sanita', ma anche tra avvocati, giornalisti, commercialisti, ecc...): in linea, del resto, con quella che, da anni, e' la filosofia di Uniti per Unire.
"Cosi' come- ha aggiunto Aodi- la necessita', da un lato, di tornare a una visione unitaria del sapere e della pratica medica, contro le tendenze a un'eccessiva specializzazione (non e' pensabile che, come a volte capita negli ospedali, nella gestione d'un caso clinico, uno specialista non parli con un altro).
Dall'altro, di combattere il deteriore fenomeno della medicina 'difensiva', promuovendo un migliore rapporto, anzi una vera e propria alleanza, tra medici e pazienti".
Ivo Pulcini, medico sportivo, direttore sanitario della Lazio, parlando di urgenze in medicina sportiva, s'e' soffermato sul corso di formazione al Pronto soccorso per emergenze cardiovascolari organizzato il 30 novembre dai medici della Lazio per i giocatori della squadra e le loro famiglie ("Per la prima volta, almeno in Italia").
Il Congresso Amsi ha riconfermato all'unanimita' il Direttivo uscente che avra' come Presidente Foad Aodi, Vice presidente Jamal Abo Abbas, Portavoce Mihai Peter Baleanu e Kamran Paknegad per Segretario Generale.
(Wel/Dire)