(DIRE) Roma, 4 dic. - L'assemblea dei soci Soi ha riconfermato all'unanimita' Matteo Piovella presidente della Societa' Oftalmologica italiana, nel corso di una votazione avvenuta nel corso del 97esimo Congresso nazionale della societa', che si chiude oggi a Roma. "Sono ovviamente soddisfatto- commenta Piovella all'agenzia Dire- anche perche' penso di vivere una situazione straordinaria: ricordo che la mia direzione nella Soi e' cominciata nel 1998 e, alla fine di questo nuovo mio mandato, saranno trascorsi 25 anni. Quindi ho una grandissima responsabilita' e ringrazio tutti i soci che mi hanno ancora una volta ridato la fiducia. Per me questo sara' da stimolo per riuscire a risolvere tutte le problematiche che la Societa' Oftalmologica italiana da anni si e' messa sulle spalle".
Secondo Piovella, ora c'e' la necessita' di continuare "a sostenere i medici oculisti per poter dare le cure migliori ai nostri pazienti- spiega- abbiamo bisogno di far comprendere alla politica che le regole vanno rispettate e che la qualita' e l'evoluzione devono essere sostenute. Siamo consapevoli dei grandi problemi, pero' ci sono situazioni che devono essere inevitabilmente migliorate con la collaborazione di tutti, ma soprattutto finalizzate in modo positivo, torno a ripetere, per il bene dei pazienti". Piovella, che sara' alla guida della Soi per altri quattro anni, e' riuscito a portare a votare quasi 2mila oculisti. Ma ora gia' guarda al futuro.
"Aver movimentato cosi' tanti soci, con quasi il doppio del numero di votanti normalmente presente (siamo infatti circa al 45% dei votanti)- sottolinea Piovella- direi che crea una grande responsabilita'. Responsabilita' che, posso rassicurare tutti, si basa su una grande esperienza e su una capacita' costruita anno dopo anno e che sicuramente continuero' a mettere a disposizione senza risparmiarmi di tutti i 7mila oculisti italiani, ma soprattutto delle decine di milioni di pazienti che in questo momento vivono una criticita' assistenziale a livello oftalmico. Perche' questo- conclude- mi preoccupa molto".
(Cds/Dire)