(DIRE) Roma, 24 apr. - "Cosa significa salute della donna? Innanzitutto significa riconoscere la medicina di genere e significa riconoscere la nostra specificità biologica". Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in apertura della seconda Giornata nazionale sulla salute della donna, a Roma presso la sede del dicastero di via Giorgio Ribotta (Eur).
"Sono successe tante cose nella storia dell'emancipazione femminile- ha proseguito Lorenzin- ma soltanto da poco si è riconosciuto quello che è evidente e cioè che noi donne siamo diverse dagli uomini, abbiamo una biologia e una fisiologia diversa, oltre che un sistema ormonale che funziona in maniera diversa, non fosse altro perché diventiamo madri. E questo necessita di tarare i farmaci su di noi e di fare ricerca specifica per la medicina di genere".
Secondo il ministro, quindi, sono stati fatti "grandi progressi grazie anche all'oncologia- ha sottolineato- su alcune patologie tipiche delle donne come il cancro al seno o al collo dell'utero, ma ancora si è restii a investire nella ricerca sulle donne. La maggior parte dei farmaci vengono infatti testati sugli uomini, eppure abbiamo posologie e necessità diverse. Questo è stato un elemento che come ministro ho inserito all'interno dell'agenda non solo italiana ma anche europea e che porterò al G7. Quello di valorizzare la donna e prendersi veramente cura nel modo più specifico e preciso possibile della nostra salute, infatti, credo sia un fattore di grandissima importanza".
In questo anno "abbiamo realizzato i nuovi Livelli essenziali di assistenza- ha ricordato Lorenzin- cioè abbiamo stanziato totalmente più di 1 miliardo di euro per le nuove prestazioni sanitarie, tra le quali moltissime sono a favore delle donne: abbiamo riconosciuto come invalidante l'endometriosi, che è una malattia che colpisce centinaia di migliaia di donne; abbiamo lavorato sugli screening neonatali e sull'epidurale rendendola obbligatoria, per un parto senza dolore; abbiamo realizzato nuovi percorsi sicuri per il parto; abbiamo lavorato moltissimo sulle depressioni e sulle demenze e stiamo continuando su questa strada. Ribadisco dunque che la prevenzione è tutto".
Lo scorso anno durante la prima Giornata nazionale della salute della donna, intanto, il ministro aveva messo "nero su bianco 50 obiettivi di salute per le donne- ha aggiunto ancora- declinando un decalogo di gol che volevamo effettuare nei prossimi anni e mettendo al centro soprattutto la prevenzione della salute della donna. Ecco, vorrei che questo concetto non sembrasse retorico. Questa è una giornata di sensibilizzazione e mi piacerebbe che tutte queste nozioni le trasformassimo in vita pratica: bastano pochi gesti quotidiani, infatti, che ci permettono di essere più consapevoli- ha infine concluso Lorenzin- di quello che è importante per la nostra salute".
(Wel/ Dire)