(DIRE) Roma, 20 apr. - È di pochi giorni fa la notizia della sospensione da parte dell'Anac del provvedimento che prevedeva la pubblicazione dei dati patrimoniali dei dirigenti sui siti delle varie amministrazioni. "Lo stop di Cantone è arrivato a seguito di ricorsi dinanzi al Tar Lazio fra cui quello di Fedir, il sindacato che tutela la dirigenza tecnico/amministrativa delle Asl e di Regioni ed Enti locali. Per i 140 mila dirigenti (compresi i loro familiari) interessati dal FOIA per ora si dovrà aspettare la sentenza del Tar a cui spetta l'ultima parola.
L'argomento è servito comunque per far venire a galla le tante responsabilità del responsabile per la prevenzione della corruzione", osserva Fedir, la Federazione dei Dirigenti e Direttivi pubblici, che per approfondire la questione inerente le competenze e il ruolo del responsabile della prevenzione della corruzione ha organizzato un convegno a Roma in programma domani.
"Il responsabile per la prevenzione della corruzione, nel caso delle Asl e degli Enti locali, avrebbe dovuto adeguatamente organizzare la raccolta della documentazione patrimoniale dei dirigenti, il controllo e l'invio per la pubblicazione sui siti", osserva il sindacato, secondo il quale "quella del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza è una figura tanto delicata quanto poco tutelata, fra norme e direttive Anac che ogni giorno diventano sempre più complicate e difficili da applicare".
"Non è possibile - afferma il segretario generale di Fedir, Antonio Travia - che cambiamenti e direttive vengano imposte senza risorse né economiche né umane. Per noi è arrivato il momento di rivendicare per queste funzioni uno specifico ruolo e tutele giuridico-economiche ben diverse".
Fra i relatori, il capo segreteria tecnica Conferenza Stato-città ed autonomie locali, Valerio Sarcone; il magistrato del Tar Lazio, esperto di prevenzione della corruzione, Stefano Toschei; il sostituto procuratore della Corte dei Conti di Milano, Fabrizio Cerioni. Nel pomeriggio, Fedir, insieme ai responsabili della prevenzione della corruzione affronteranno il tema delle possibili azioni a tutela di "un ruolo ancora scarsamente riconosciuto".
(Wel/ Dire)