(DIRE) Roma, 5 apr. - Il diabete rappresenta una delle malattie cronico-degenerative più diffuse in Italia, con un'incidenza del 6,2% (più del doppio di 30 anni fa), circa 4 milioni di persone, e un trend in costante aumento. La prevalenza, le complicanze e le comorbidità del diabete fanno sì che la malattia eserciti un notevole impatto nelle finanze del Sistema sanitario nazionale. I costi diretti per la cura dei pazienti diabetici è di 9 miliardi di euro, pari al 10% della spesa sanitaria nazionale.
Considerando le stime di crescita della malattia, il raggiungimento di 4 milioni di persone affette da diabete, porterebbe la spesa a superare i 12 miliardi di euro annui. I dati emergono da un incontro organizzato a Baveno sul Lago Maggiore.
"Il costo medio per paziente con diabete in Italia- fanno sapere gli organizzatori- equivale a circa 2.600-3.100 euro all'anno, più del doppio rispetto alla media di una persona di pari età e sesso ma senza diabete. I costi sono proporzionali all'età degli assistiti, fattore da non sottovalutare, considerando il fenomeno dell'invecchiamento della popolazione e l'aumentare dell'incidenza della malattia negli ultrasessantacinquenni (15%)".
I costi, inoltre, aumentano dalle quattro alle venti volte in presenza di una o più complicanze croniche. "Mediamente una persona affetta da diabete su quattro- proseguono- viene ricoverata in ospedale almeno una volta nell'arco di un anno, dato che risulta da 1,5 a 2,5 volte maggiore rispetto alle persone senza diabete, con una degenza più lunga di media del 20% per i diabetici. Il rischio di ricovero ospedaliero, inoltre, è maggiore dalle due alle otto volte rispetto alle persone che non soffrono di diabete a causa delle complicanze e delle comorbidità della malattia".
A gravare maggiormente nelle casse del Servizio sanitario nazionale per il trattamento dei pazienti diabetici sono le ospedalizzazioni. I dati mostrano inoltre una preoccupante tendenza allo spostamento dalle cure ambulatoriali ai ricoveri ospedalieri, con una conseguente tendenza all'aumento dei costi. "Si stima che tra i costi diretti per la cura del diabete- fanno sapere ancora dall'evento- il 56,9% è attribuibile alle ospedalizzazioni, il 13,5 % alle prestazioni ambulatoriali, il 23,3% ad altri farmaci mentre solo il 6,2% ai farmaci per il diabete. Questo conferma che solo la riduzione dei costi delle ospedalizzazioni può incidere significativamente nella spesa per la cura del diabete".
Oltre ai costi diretti delle cure per il diabete, sono da considerare anche i costi indiretti della malattia, quali ad esempio la perdita di produttività, il pensionamento precoce e le disabilità permanenti. "Nonostante per l'Italia non esistano dati recenti relativi all'ammontare dei costi indiretti, è da evidenziare che anche questi costi hanno un forte peso nell'impatto economico e sociale del diabete. Basti considerare che in altre realtà, quali ad esempio quella degli Stati Uniti, i costi indiretti equivalgono alla metà di quelli diretti, mentre in alcuni Paesi in via di sviluppo sono addirittura superiori".
Un ultimo elemento da considerare nel calcolo dei costi del diabete riguarda le ipoglicemie severe, che colpiscono un terzo dei pazienti con diabete di tipo 1 e un quinto di quelli con diabete di tipo 2, che spesso richiedono l'ospedalizzazione.
Secondo uno studio condotto su alcuni Paesi europei (Italia, Germania, Gran Bretagna, Francia e Spagna) i costi diretti annuali del diabete in Europa ammonterebbero complessivamente a 90 miliardi di euro. I costi indiretti, invece, supererebbero addirittura quelli diretti, raggiungendo i 98 miliardi di euro annui. "Nello scenario europeo, comunque, il Sistema sanitario italiano, grazie alla capillarità delle sue strutture specialistiche, risulterebbe tra i più efficienti- concludono infine Roche Diabetes Care e Senseonics- con un costo medio annuo per paziente inferiore rispetto agli altri Paesi, secondo solo alla Spagna".
(Wel/ Dire)