(DIRE) Roma, 29 set. - "In Italia non solo nascono pochi bambini, ma ne abbiamo sempre di più in condizioni di instabilità: abbiamo circa un milione di bimbi con malattie di tipo cronico e soprattutto in questo casi il vaccino è salvavita". Così Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e vicepresidente della Società italiana di Pediatria (Sip), intervenendo a Roma in occasione della presentazione nella Capitale del 'Calendario vaccinale per la vita 2016'.
"Soprattutto nei bambini- ha proseguito- è immotivabile razionalmente il fatto che quella che è una categoria a rischio si vaccini meno. Il motivo? Proprio perché si ritengono persone più fragili hanno ancora più paura dei vaccini".
Ha spiegato ancora Villani: "Talvolta, paradossalmente, sono gli stessi medici curanti o quelli dei centri specialistici a non incoraggiare a sufficienza alle vaccinazioni non si sa perché. E il paradosso è enorme, cioè coloro che più ne avrebbero beneficio, perché in quel caso non è un'opportunità di salute ma è un salvavita, si vaccinano meno. Faccio un esempio: un bambino cardiopatico grave colpito da influenza sotto i sei mesi o l'anno di vita ha un rischio di mortalità del 30%".
L'esperto ha quindi sottolineato che con la diminuzione delle vaccinazioni "c'è stato un aumento delle ospedalizzazioni e dei morti per polmonite pneumococcica rispetto agli anni precedenti. Quindi la mancata vaccinazione ha prodotto dei danni reali e concreti".
Per questo, secondo Villani, il 'Calendario vaccinale per la vita' è uno strumento "importantissimo per combattere l'ignoranza che ruota attorno alle vaccinazioni- ha aggiunto- e c'è bisogno che si diffondano corrette informazioni. Dobbiamo allora sperare che ci siano aziende che continuino a produrre vaccini, perché sono un valore sociale", ha infine concluso.
(Wel/ Dire)