(DIRE) Roma, 28 set. - "La stagione influenzale sarà sicuramente più intensa dell'anno scorso: nel 2015 si sono registrati meno di 5 milioni di casi, invece per questo anno la previsione è di 6-7 milioni. Ovviamente, il tutto dipenderà anche dal meteo: se questo inverno dovesse essere più lungo e freddo, sicuramente si avranno molti più pazienti influenzati". Lo fa sapere il professor Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell'Università degli Studi di Milano e direttore sanitario Irccs Galeazzi di Milano. "Quest'anno- prosegue- avremo due nuovi virus: secondo le previsioni a circolare saranno il virus A/California/7/2009 (H1N1), A/Hong Kong/4801/2014 (H3N2) - nuova variante e B/Brisbane/60/2008 (lineaggio B/Victoria) - nuova variante, presenti nella nuova composizione vaccinale".
"I sintomi influenzali- prosegue Pregliasco- generalmente sono gli stessi di anno in anno. Parliamo di influenza vera e propria quando accusiamo contemporaneamente febbre alta a insorgenza brusca dolori muscolari e articolari, tosse, naso che cola, secrezione nasale, mal di gola. In tutti gli altri casi si parla di infezioni respiratorie acute o sindromi parainfluenzali, come ad esempio il raffreddore, dove i sintomi principali sono il naso otturato e gli starnuti frequenti".
Al fine di fotografare un fenomeno che, in prospettiva, rischia di impattare sulla vita di oltre il 10% della popolazione, Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione) promuove intanto 'Gli Italiani e l'influenza invernale', un'indagine pubblicata sul sito www.semplicementesalute.it che ha coinvolto circa mille partecipanti (divisi equamente tra uomini e donne) e che ha evidenziato il diverso approccio con cui gli italiani e le italiane convivono e gestiscono il disturbo.
Ecco alcuni dati dell'indagine di Assosalute: SINTOMI PIU' DIFFUSI - Secondo quanto rilevato dallo studio, quasi un italiano su due dichiara di essere costretto, con l'arrivo della 'brutta' stagione, a fare i conti con mal di gola (44,3%), febbre (44,2%), raffreddore (43,3%) e dolori muscolari (37,2%). Il mal di gola e la congestione delle vie aeree sono i fastidi più lamentati dalle donne (rispettivamente 46,9% e 46,8%), mentre il 47,3% degli uomini soffre maggiormente la febbre. Per i giovani al di sotto dei 24 anni la febbre è la seccatura più diffusa, mentre col crescere dell'età aumenta significativamente la quota di quanti lamentano dolori muscolari fino a diventare il primo sintomo tra gli ultra sessantenni: il 58% della popolazione più matura, infatti, lamenta dolori muscolari, mentre la stessa quota è pari al 18% tra gli under 24. RIMEDI UTILIZZATI - Nel 60% dei casi presi in esame l'influenza si cura ricorrendo a farmaci di automedicazione (quelli col bollino rosso sulla confezione). I cosiddetti OTC, infatti, sono la cura prediletta dal 63,3% del pubblico maschile e dal 55,9% di quello femminile. Ai classici 'rimedi della nonna' - cioè le cure casalinghe che prevedono brodo caldo, thè e tisane, spremute, vino cotto, latte bollente con miele - ricorre maggiormente il campione femminile (36,6%). Quasi il 23% degli intervistati, percentuale che supera il 26% degli intervistati uomini, invece, una volta contratta l'influenza, ha indicato di curarne i sintomi tramite gli antibiotici.
LA PREVENZIONE - Tra le precauzioni più utilizzate dalle persone intervistate emerge come più di un italiano su due (sia maschi che femmine) preferisca coprirsi bene e lavarsi spesso le mani (55,7% e 51,9%). Ciononostante, quasi il 18% dichiara di non adottare alcun comportamento preventivo particolare. Un atteggiamento 'arrendevole' che caratterizza maggiormente gli uomini (20,3%), mentre le donne preferiscono lavarsi più spesso le mani o ricorrere ad altre precauzioni, come modificare la propria dieta attraverso l'assunzione di più vitamine. Il vaccino anti influenzale, invece, è utilizzato dal 14,7% del campione maschile e dal 13,4% di quello femminile.
CONSULTI MEDICI E MODIFICHE DEGLI STILI DI VITA - Per entrambi i campioni il medico è la figura di riferimento in caso di influenza; nello specifico, gli uomini si affidano ai suoi consigli con maggiore frequenza rispetto alle donne (62,1% VS 51,7%). Il 18% della popolazione, a maggioranza donne, invece, si affida ai consigli del farmacista. Al contrario, oltre 1 persona su 3 in Italia si cura da sola, grazie ai farmaci da banco che conosce per esperienza (33,5% degli uomini e 35,5% delle donne). Infine, gli uomini modificano più frequentemente delle donne le proprie abitudini per via dell'influenza (64,5 VS 57,6%), cercando di non uscire di casa o comunque evitando di fare alcune attività, mentre le donne più degli uomini cercano di fare - malgrado l'influenza - la stessa vita di sempre (28,7% VS 22,5%).
(Wel/ Dire)