(DIRE) Roma, 22 set. - "La legge sulla responsabilità professionale in sanità, che sarà approvata a breve, è importante per tre motivi: primo perché nel nostro Paese, con una giurisprudenza che è andata formandosi in questi anni, abbiamo avuto un'esplosione del contenzioso in sanità, con 300mila cause nei tribunali italiani, quindi un fenomeno che va sicuramente ridimensionato e portato sulla giusta rotta; il secondo motivo è la medicina difensiva, cioè quegli atteggiamenti e comportamenti che i professionisti hanno per tutelare se stessi e non il paziente, che si pensa costi al sistema sanitario nazionale qualcosa tra i 10 e i 13 miliardi di euro, una cifra enorme rispetto al fondo del Ssn che è di 111 miliardi". Così il deputato Federico Gelli, responsabile Sanità del Pd, intervistato dall'agenzia Dire.
"Il terzo motivo- prosegue- è che il mondo delle assicurazioni, in una situazione così complessa e difficile, hanno abbandonato il mercato assicurativo e per cui i professionisti, per poter essere assicurati, devono svoltare premi enormi che vanno a incidere ovviamente anche sulla qualità dei servizi dell'assistenza, mettendo anche in ginocchio le Regioni che hanno difficoltà a contenere il contenzioso in sanità". Insomma, secondo Gelli ci sono tre motivi "più che sufficienti per mettere finalmente un paletto importante nella giurisprudenza italiana- conclude- attraverso la legge quadro che riorganizza questa intera materia".
(Cds/ Dire)