(DIRE) Roma, 19 set. - In che modo la Commissione può contribuire a rendere i sistemi sanitari più efficaci, resilienti e accessibili? Si tratta di una sfida complessa: gli Stati membri hanno i propri sistemi sanitari nazionali, le proprie reti di persone, istituzioni e risorse impegnate nel campo della salute. In questa situazione in che modo l'UE può fornire un valore aggiunto? A questa domanda prova a rispondere Martin Seychell, vicedirettore generale della direzione generale per la Salute e la Sicurezza alimentare della Commissione europea, in un editoriale sulla newsletter della commissione Salute della Commissione Ue.
Come indicato nella sua comunicazione del 2014 sui sistemi sanitari - si legge - la Commissione promuove la cooperazione a livello dell'UE al fine di aumentare l'efficacia, l'accessibilità e la resilienza dei sistemi sanitari nazionali europei. Al fine di rafforzare l'efficacia, ad esempio, l'UE promuove la valutazione delle prestazioni dei sistemi sanitari, la sicurezza dei pazienti e l'integrazione dei servizi di assistenza. Per migliorare la resilienza, promuove la collaborazione nella valutazione delle tecnologie sanitarie e della sanità online. E per aumentare l'accessibilità, promuove l'idoneità del personale sanitario, l'accesso ai medicinali innovativi e un'attuazione ottimale della direttiva del 2011 sull'assistenza sanitaria transfrontaliera.
Il triplice obiettivo di efficacia, accessibilità e resilienza è anche l'elemento chiave per inquadrare le riforme dei sistemi sanitari nell'ambito del semestre europeo, ossia il ciclo annuale che l'UE dedica al coordinamento delle politiche di bilancio e macroeconomiche e alle riforme strutturali, e durante il quale l'Unione rivolge raccomandazioni specifiche ai singoli paesi e valuta i progressi dei rispettivi programmi di riforma.
Il "processo del semestre europeo" ha messo in luce i seguenti elementi per una riforma dei sistemi sanitari: predisporre e rendere possibile l'accesso a servizi di assistenza sanitaria di base efficienti, fare un uso economicamente efficiente dei farmaci, migliorare l'integrazione dell'assistenza, valutare l'efficacia relativa delle tecnologie usate nel settore della salute e incoraggiare la promozione della salute e la prevenzione delle malattie.
Nel giugno 2016 il Consiglio ha rivolto raccomandazioni specifiche agli Stati membri. Nonostante la complessiva razionalizzazione e riduzione di tali raccomandazioni, il numero di quelle sulle riforme dei sistemi sanitari è passato da 11 nel 2015 a 13 nel 2016.
Complessivamente, nel 2016, raccomandazioni in materia sanitaria si sono incentrate sulla necessità di migliorare l'efficienza e la sostenibilità dei sistemi sanitari, ma questa problematica legata al bilancio è spesso associata ad altre, quali l'efficacia, la qualità e/o l'accessibilità dell'assistenza sanitaria. L'accesso a cure sanitarie di qualità è indicato come un obiettivo esplicito della politica di bilancio in 6 raccomandazioni specifiche per paese di quest'anno. Inoltre, molte raccomandazioni auspicano riforme concrete e mirate per ottimizzare il settore ospedaliero e rafforzare l'assistenza sanitaria di base.
Il principio dell'accesso ai servizi di assistenza sanitaria, che riflette la necessità di fornire un accesso tempestivo a cure di qualità e a prezzi accessibili per tutti, è stato inoltre incluso nel pilastro europeo dei diritti sociali. Tutte le parti interessate sono invitate a partecipare all'elaborazione del pilastro europeo dei diritti sociali partecipando alla consultazione avviata dalla Commissione, che resterà aperta fino al 31 dicembre 2016.
Oggi più che mai è importante sottolineare il contributo che la salute apporta alla prosperità economica e alla coesione sociale.
(Wel/ Dire)