(DIRE) Roma, 12 set. - "Purtroppo abbiamo dovuto rinnovare il Consiglio in mestizia... Sono pervaso da un sentimento di tristezza perché con Roberto Lala ero legato da un'amicizia molto forte che ci univa su tutti i valori e i principi. Avevamo una forte sintonia e il nostro rapporto di collaborazione era assolutamente armonioso. È venuta quindi a mancare una persona che reputavo e reputo sia stata fondamentale non solo per l'Ordine di Roma ma per tutti gli equilibri, le possibilità e le speranze in ambito nazionale". Così Giuseppe Lavra, nuovo presidente dell'Ordine dei medici di Roma, intervistato dall'agenzia Dire. La sua elezione si è resa necessaria dopo la prematura scomparsa, lo scorso primo settembre, del presidente Roberto Lala.
Ci sarà continuità di intenti? "Certamente- risponde Lavra- c'è la volontà da parte mia di emularne l'opera. Ci siamo trovati da sempre in perfetta sintonia, anche con l'intera squadra del Consiglio. E non a caso utilizzo questo termine, perché Lala aveva forgiato una vera e propria 'squadra' all'Ordine, dando anche un'impostazione al nostro modo di agire. In questo senso è stato davvero un caposcuola. Con Roberto c'è stata una ventata di rinnovamento e l'Ordine è ridiventato un'istituzione di grande riferimento perché abbiamo riscoperto, e su questa linea andremo avanti, che il vero compito dell'ente è custodire il codice deontologico e, soprattutto, divulgarlo, farlo rispettare ancora di più e applicarlo in tutte le sue forme".
Questo è il solco "che ha tracciato Lala- prosegue il nuovo presidente dell'Omceo Roma- e che ho intenzione di seguire con fedeltà, perché ci abbiamo creduto insieme e perché glielo devo come lascito morale. Da Roma intendo dare un contributo anche sulla scena nazionale, come già fatto in questi ultimi cinque anni da Lala con molta intelligenza e, soprattutto, molto carisma".
Intanto, il prossimo 26 novembre si terrà all'Ordine capitolino un convegno proprio sull'etica, dal titolo 'In scienza e coscienza'. Per la prima volta in diretta streaming. Può anticiparci qualcosa? "Per quella data abbiamo organizzato un grande convegno- fa sapere Lavra- in cui si parlerà di tutta la sfera etica e deontologica della nostra professione, come rendere sempre più concretamente applicativo il codice in tutti i sensi. Ci sono aspetti, infatti, che possono diventare rivoluzionari laddove li rendiamo attuativi e applicativi in concreto. In gran parte abbiamo già iniziato, ma è chiaro che questa opera va proseguita perché dobbiamo riportare tutta la categoria nel solco di una professione coerente con il codice".
Nel convegno si parlerà anche di come potrebbe essere rimodellato il Servizio sanitario nazionale, che secondo Lavra "ha troppe contraddizioni e troppi elementi che vanno fatti evolvere- sottolinea- Al momento la sanità è troppo incagliata in logiche di piccola politica, di basso cabotaggio, ma anche in alcune di tipo economicistico per gli interessi che ruotano attorno ad essa. Durante il convegno, quindi, in maniera aperta e senza veli parleremo in modo disincantato di un'ipotesi ideale di un servizio sanitario da rimodellare e ristrutturare. L'ambizione è forte e questa iniziativa era già in cantiere e concordata con il nostro presidente scomparso prematuramente".
Aggiunge ancora il neo presidente dell'Ordine della Capitale: "Ci teniamo a portare avanti questo progetto perché quasi l'intero Consiglio è costituito da medici e odontoiatri, tutti operativi sul campo: non facciamo di mestiere gli ordinisti, tutti noi pratichiamo la professione medica e questo è importante perché cerchiamo di dare l'esempio in concreto. Non siamo estranei o lontani da questo mondo, mentre sono in tanti a mettere bocca sulla nostra professione senza averci nulla a che fare. È come se noi andassimo a spiegare ai giocatori di calcio come si gioca in campo... Nel nostro Paese, in questo senso- conclude Lavra- va fatta chiarezza perché c'è molta confusione".
(Cds/ Dire)