(DIRE) Roma, 7 set. - La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera ai nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza). Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al termine della riunione, definisce quella di oggi come "una buona giornata per milioni di pazienti in Italia che avranno accesso a nuove terapie e cure, pensiamo ai malati di malattie rare che aspettavano da anni di avere accesso a queste terapie. Il servizio sanitario nazionale è davvero a una fase di svolta. Con l'approvazione dei Lea noi abbiamo centrato l'obiettivo principale del patto della salute", sottolinea.
Sulle risorse Lorenzin non ha dubbi: gli 800 milioni di euro per i Lea "sono confermati, è una misura strutturale, poi le regioni all'interno del servizio sanitario nazionale potranno anche aumentare le risorse come è ovvio che sia e potrebbe accadere". Il ministro spiega che sono risorse del fondo "di quest'anno, è la cifra che avevamo calcolato come necessaria, non è uscita a caso, e sono risorse riconfermate negli anni successivi e già previste".
Per quanto riguarda le rassicurazioni sui 2 miliardi in più per il 2017 chieste dalle regioni, il ministro ribadisce: "Come ho sempre detto ritengo sia una cifra assolutamente adeguata. Per il prossimo anno serve un mantenimento della sostenibilità del fondo, di raggiungere due nuovi obiettivi e cioè intervenire sul tema dei precari della sanità, sullo sblocco del turn over e sulla parte relativa ai contratti e dall'altra parte garantire l'accesso ai nuovi farmaci e rifinanziare il fondo per l'epatite C".
Con i Lea, insiste, "siamo all'inizio di una nuova fase con un metodo di lavoro diverso dove queste prestazioni saranno aggiornate ogni anno da una commissione in base alle scoperte del mondo scientifico. Tra i contenuti Lorenzin ricorda l'autismo, l'eterologa e l'omologa per quanto riguarda la procreazione medicalmente assistita, le malattie rare che sono più di 118 gruppi, il tema dell'endometriosi, la terapia del dolore, la ludopatia, l'adroterapia.
I Lea, il nuovo nomenclatore per le protesi e il nuovo piano vaccini "sono tre cose importantissime che vengono fatte finalmente dopo decenni. Era un elemento centrale del patto per la salute presentato tre anni fa", conclude.
(Wel/ Dire)