(DIRE) Roma, 7 set. - Le Regioni, nel corso della Conferenza di questa mattina, hanno trovato l'intesa sui nuovi Lea. Al termine della riunione, Antonio Saitta, assessore del Piemonte e coordinatore della commissione Sanità, spiega che "per i nuovi Lea si stima che servano 800 milioni di euro in più, extra fondo. Comunque, il sistema italiano è molto articolato e bisognerà vedere regione per regione", sottolinea.
E' questo il motivo per il quale la Conferenza delle regioni chiede che "venga subito insediato il tavolo di monitoraggio con il Mef".
Nel parere positivo delle Regioni, prosegue Saitta, "ribadiamo anche al governo che l'impegno sul Fondo sanitario nazionale deve essere mantenuto. Parliamo di 2 miliardi in più per il 2017 e un miliardo per il 2018".
Tornando ai nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza") si fa "un salto di qualità nei servizi, dopo tanti anni abbiamo introdotto un cambiamento", insiste Saitta.
Secondo il coordinatore della commissione Sanità delle regioni il cambiamento più significativo riguarda "l'ausilio delle tecnologie per alcune malattie; servizi più adeguati e innovativi rispetto al passato e l'estensione alle malattie rare".
Il prossimo passo per i nuovi Lea ora è il passaggio nelle commissioni parlamentari.
BONACCINI: CON NUOVI LEA SI ALZA ASTICELLA TUTELA - "Con il varo dei nuovi livelli di assistenza (Lea) in sanità abbiamo alzato l'asticella della tutela della salute in Italia". Lo ha dichiarato il presidente Stefano Bonaccini, al termine della Conferenza delle Regioni.
"Le Regioni esprimono all'unanimità l'intesa sul provvedimento di aggiornamento dei Lea, sul decreto e sui relativi allegati.
Sono norme attese da molto tempo ed innovative che miglioreranno la qualità dell'assistenza sanitaria ai cittadini. C'è stato un lavoro di preparazione approfondito condotto dallo Stato e dalle Regioni a dimostrazione che è possibile condividere grandi obiettivi comuni. Una impostazione- ha proseguito- che forse dovremmo considerare anche oggi, nel momento in cui con il piano 'casa Italia' stiamo riconoscendo la necessità per il Paese di un progetto decennale di prevenzione".
Tornando ai nuovi Lea Bonaccini ha sottolineato anche la strategicità del provvedimento e conseguentemente la necessità di una sua sostenibilità economico-finanziaria pluriennale. Per questo è importante richiamare nell'intesa le risorse complessive da destinare al servizio sanitario anche nel prossimo biennio: 113.063 milioni di euro per il 2017, 114.998 milioni di euro per l'anno 2018.
"Così come è fondamentale che queste cifre- ha aggiunto Bonaccini- trovino una puntuale indicazione nella prossima Legge di Bilancio".
Entrando poi in alcuni aspetti tecnici, il coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta, ha richiamato l'attenzione sulla complessità del provvedimento: "Ci sono diverse innovazioni e occorrerà modulare in modo graduale l'entrata in vigore e soprattutto l'erogazione delle nuove prestazioni" ha spiegato l'assessore. Siamo di fronte ad un cambiamento strutturale importante- ha spiegato Saitta- e occorrerà lavorare affinché i servizi sanitari regionali possano organizzarsi. Il percorso è tracciato, ma occorre garantire che l'erogazione dei nuovi Lea avvenga in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Ma su questi aspetti lavorerà da subito, nei modi e nei tempi previsti, la 'Commissione Nazionale per l'aggiornamento dei Lea e la promozione dell'appropriatezza del Ssn'. Anche perché fra le prime operazioni da fare- ha concluso Saitta- c'è quella del delisting, ovvero l'individuazione di tutte le prestazioni obsolete".
(Wel/ Dire)