(DIRE) Roma, 28 ott. - "Nella legge di stabilità i rinnovi contrattuali della dirigenza medica e le convenzioni rientrano nella parte dedicata alla Pubblica amministrazione. Spero in questo in una corsia preferenziale nella manovra". Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine di un incontro all'Agenas.
"C'è una parte del fondo sanitario- ha aggiunto Lorenzin- che è dedicato alla stabilizzazione dei precari e alle nuove assunzioni con sblocco del turnover. Il fondo verrà rifinanziato anno per anno. Tutto questo è extra rispetto alla legge di stabilità dello scorso anno".
Per quanto riguarda assunzioni e stabilizzazioni, "ci siamo tenuti in modo molto prudenziale intorno alle 7mila persone tra medici e infermieri, ma- ha concluso- potrebbero essere di più". LORENZIN: RIFORMA TITOLO V FONDAMENTALE, ANCHE PER REGIONI - La modifica del Titolo V della Costituzione "e' importantissima, e' una di quelle modifiche che incide nelle vite delle persone.
Forse per molti e' difficile capire il funzionamento tecnico tra Camera e Senato, invece il Titolo V e' proprio una cosa che la gente vive quotidianamente, soprattutto per la parte sociale e sanitaria". Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine di un incontro all'Agenas.
"Sono enormi contenziosi- ha aggiunto- che ci sono stati dal 2000 in poi per quanto riguarda le norme concorrenti, pensiamo quante leggi che riguardavano il sociale e la salute sono state impugnate. Accade che la materia non e' piu' concorrente ma esclusiva: la funzione organizzativa e' in mano alle Regioni e le norme generali per la salute, il sociale e la sicurezza alimentare in mano allo Stato. Vuol dire che le norme generali del ministero saranno prescrittive per le Regioni".
"Si potra' ad esempio decidere un unico modello di piani diagnostici terapeutici da applicare in tutto il territorio- ha aggiunto- vuol dire che il paziente ha lo stesso tipo di protocollo di cura in tutte le regioni. Oggi addirittura assistiamo a singole regioni in cui le aziende hanno Pdta (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) diverse in Asl diverse. Immaginiamoci l'autismo o la neuropsichiatria, temi caldissimi per cui essere in un territorio piuttosto che in un altro oggi da' diritto a terapie diverse. Un altro esempio concreto e' l'accreditamento: oggi ognuno fa accreditamento con norme diverse, ci potrebbe essere un unico modello valido per tutti".
"Poi c'e' la clausola di supremazia- ha concluso Lorenzin- per cui ogni volta che si ritiene che sia leso il diritto alla salute si puo' intervenire con una norma parlamentare: questo ci permette di intervenire a tutela della salute dei cittadini. Ma anche per le Regioni e' molto piu' semplice: avranno le materie puramente in modo esclusivo e la Conferenza delle Regioni non sara' piu' tenuta a questo continuo ripallo, dove tanti soggetti decidono diversamente, ma le Regioni dal punto di vista organizzativo e funzionale saranno piu' veloci nell'applicare le norme e nell'assunzione di responsabilita'".
(Wel/ Dire)