(DIRE) Roma, 27 ott. - Al via a Napoli la due giorni del Convegno Internazionale di Nefrologia, dedicato al tema della Malattie Renali Genetiche e Rare. L'appuntamento, al Centro congressi di via Partenope 36, è stato organizzato dal prof.re Giovambattista Capasso, Ordinario di Nefrologia alla Seconda Università di Napoli e Direttore Scientifico di BioGem, ed ha ricevuto il patrocinio di vari enti istituzionali tra cui le Società di Nefrologia Italiana (Sin), Europea (Era-EDTA) ed Internazionale (Isn) oltre che della Regione Campania.
"Le istituzioni debbono sostenere la ricerca sulle malattie rare e garantire i livelli essenziali di assistenza per i malati e il supporto alle famiglie. Affrontare il nodo delle malattie rare significa chiamare in causa il mondo della ricerca, l'integrazione socio-sanitaria, l'industria e la distribuzione dei farmaci, la costruzione di una rete tra i vari soggetti". Così Rosetta D'Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania, ospite al convegno.
Tra i partecipanti anche il Magnifico Rettore, prof.re Giuseppe Paolisso. "La Seconda Università degli Studi di Napoli ha - sottolinea l'accademico - da sempre rivolto un'attenzione particolare verso le malattie rare, orfane di trattamenti terapeutici e mettere insieme per tre giorni nefrologi e scienziati di fama internazionale a confronto significa dare un contributo importante e rappresenta, soprattutto, una spinta concreta alla risoluzione di quello che oggi costituisce una delle maggiori criticità per la salute pubblica".
Rilevante sarà anche il contributo del prof.re Loreto Gesualdo che, in qualità di Presidente della Società Italiana di Nefrologia, considera questo appuntamento di grande spessore scientifico e di notevole importanza clinica. Le malattie rare, soprattutto quando sono "orfane", ovvero prive di trattamento, costituiscono un importante problema di salute pubblica. Tra di esse quelle renali, essendo le più rare, sono state meno studiate, meno diagnosticate e diconseguenza meno curate.
Per poterle meglio studiare si può ricorrere a modelli murini che in Campania sono generati in BioGem, un istituto di ricerca, presieduto dal prof.re Ortensio Zecchino, che ha come mission proprio quella di creare modellianimali di malattie genetiche.
La conferenza internazionale vede la partecipazione di genetisti, biologi molecolari, fisiologi e nefrologi provenienti da tutto il mondo per affrontare in modo transnazionale le problematiche legate a queste importanti malattie. Ci sono infatti scienziati provenienti da Giappone, Cina, India, Nepal, Turchia, Ungheria, Svizzera, Francia, Inghilterra, Germania, Africa, Spagna, Portogallo, StatiUniti e Messico, oltre ai migliori ricercatori italiani del settore, con una folta rappresentanza campana e per di più giovani.
Tra i temi ci sarà anche quello della diagnostica di queste patologie nei Paesi in via di sviluppo. Inoltre, è prevista una tavola rotonda dove ricercatori, giornalisti, dirigenti sanitari e rappresentanti delle Istituzioni si confronteranno con i pazienti e le loro associazioni.
(Wel/ Dire)