Roma, 21 ott. - "Vorrei che questa fosse considerata la casa dei medici e degli odontoiatri d'Italia e che riuscissimo a istituire una 'Giornata del medico e dell'odontoiatra'. È un impegno che prendo e che porteremo a termine prima della fine di questo mandato. Vorrei ricordare una frase di Gibran che nel libro il Profeta scrive che la casa deve essere non il tuo rifugio, ma il tuo albero maestro. E questo vorrei che fossero gli Ordini per la professione, in particolare per i giovani che invitiamo a partecipare". È una giornata importante per Roberta Chersevani, Presidente della Fnomceo che oggi ha tagliato il nastro della nuova sede della Federazione degli Ordini, insieme alla ministra della Salute Beatrice Lorenzin, al suo predecessore il senatore Amedeo Bianco e al presidente Cao Giuseppe Renzo. Una giornata importante per una sede "prestigiosa". A due passi da piazza del Popolo, nel cuore di Roma, la nuova casa dei medici e odontoiatri accoglie i lavori della Federazione in una cornice senza dubbio preziosa: una villa di città di fine Ottocento, corredata da una scalinata di marmo, stucchi e soffitti affrescati. Ma con cuore tecnologico.
Una nuova sede che ha incassato anche le congratulazioni della ministra. "Abbiamo compiuto un lavoro importante e faticoso e ora stiamo vedendo i frutti - ha detto Lorenzin - e per un ministro è una grandissima soddisfazione in questo autunno abbiamo portato a casa i Lea, l'osservatorio e la commissione Lea, stiamo portando avanti un lungo e faticoso lavoro per ridisegnare il tema dell'appropriatezza, abbiamo in dirittura d'arrivo il provvedimento sulle Professioni sanitarie che porta una nuova linfa e che ci permetterà di rafforzare e valorizzare il ruolo degli Ordini e riammodernarli. Abbiamo una legge sulla medicina difensiva e una legge di bilancio che ci permetterà di assumere 7mila precari della sanità. Questa sede - ha concluso - viene inaugurata quindi sotto una buona stella e ora andiamo avanti affinché questo trend positivo prosegua".
E una buona stella ha sicuramente guidato Amedeo Bianco, che nel corso del suo mandato ha fortemente voluto la nuova sede della Federazione: "Abbiamo costruito questa sede nel rispetto delle risorse lo abbiamo fatto nella totale trasparenza. È la casa dei medici fatta da tutti i medici. Spero che questo sia un ulteriore pezzo di quel camminino di identità responsabilità e autonomia dei medici. Buttiamo il cuore oltre l'ostacolo". Ha parlato di una casa rivolta non solo alla professione, ma ai cittadini, il presidente della Cao Giuseppe Renzo. Che ha ricordato come la vicinanza ai cittadini non solo virtuale ma concreta.
Articolo tratto da quotidianosanita.it (Wel/ Dire)